ROMA Daniele Franco dal 2019 direttore generale della Banca d’Italia e Federico D’Incà scriveranno un nuovo capitolo nella storia del Paese, infatti per la prima volta due bellunesi sono a Roma, nei punti che contano.: Federico D’Incà ministro per i Rapporti con il Parlamento, quindi nulla cambia rispetto al Governo uscente. Daniele Franco Ministro dell’Economia. Il premier Mario Draghi ha sciolto la riserva Domani alle 12 la cerimonia di giuramento; quindi tutti in Parlamento per la fiducia alla Camera ed al Senato. Federico D’Incà, già ministro per i Rapporti con il Parlamento del governo Conte dal 5 settembre 2019, continuerà a ricoprire questo incarico. Daniele Franco andrà al ministero dell’Economia.
IL PRIMO COMMENTO DI FEDERICO D’INCA’ SU FACEBOOK
ZAIA, “BUON LAVORO AL NUOVO GOVERNO DRAGHI”
VENEZIA “Auguro buon lavoro al Professor Draghi e al suo Governo, che nasce in un momento di grandi difficoltà, nella speranza che si possa recuperare il tanto tempo perduto e che sia finita l’agonia alla quale abbiamo assistito nell’ultimo periodo. Come uso dire spesso, bisogna lavorare pancia a terra verso l’obbiettivo”. Lo sottolinea il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un primo commento alla nascita del nuovo Governo. “Il Veneto – prosegue il Governatore – porta le istanze poste dalla crisi causata dal Covid, dalla quale bisogna uscire velocemente, ripartendo con l’impresa, l’economia, l’occupazione. E’ necessario realizzare un Recovery Fund che abbia realmente effetti sull’economia e sugli investimenti”. “Per noi – conclude Zaia – l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, per cui, finita l’emergenza Covid, il dossier è sul tavolo del Governo, pronto per la ripartenza”.
NUOVO GOVERNO. PADRIN: “OTTIMA LA CONFERMA DI D’INCA’ E LA NOMINA DI FRANCO”
BELLUNO «La lista dei ministri del nuovo esecutivo Draghi apre prospettive quanto mai allettanti per il nostro territorio. È la prima volta nella storia della Repubblica che la provincia di Belluno può esprimere due ministri. È un’occasione unica per agganciare il rilancio post Covid e anche per programmare il futuro della montagna a lungo raggio». Così in una nota il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Esprimo grande soddisfazione per la conferma a ministro di Federico D’Incà, con cui abbiamo iniziato un percorso di condivisione delle politiche territoriali che ci ha permesso di affrontare in maniera concreta diverse problematiche recenti e annose. Con lui potremo proseguire su questa strada. Sono molto contento anche della nomina di Daniele Franco, una figura di altissimo profilo, che in passato ha già ricoperto incarichi di prestigio; il ministero dell’economia, in un momento così delicato, rappresenta una sfida che sicuramente saprà condurre con autorevolezza. Per noi avere due ministri che conoscono il territorio, le sue peculiarità, le criticità, ma anche i punti di forza del Bellunese è un vantaggio. La provincia di Belluno spesso ha pagato la perifericità e la distanza dai centri decisionali. Oggi invece guardiamo con rinnovato ottimismo al futuro, forti del nostro orgoglio montano e della forza delle nostre imprese, per superare anche questa crisi. Buon lavoro ai ministri D’Incà e Franco. E buon lavoro a tutto il governo Draghi».
BOND: “IL TERRITORIO BELLUNESE HA DUE FIGURE DI SPICCO PER LE SFIDE FUTURE”
ROMA «Dalla squadra di ministri del governo Draghi avremo un’occasione unica per il territorio bellunese. Due figure di spicco che possono dare una mano a superare la crisi e rilanciare la montagna». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond. «Nei giorni scorsi avevo lanciato l’appello per la creazione di un ministro per la montagna. Devo dire che sono soddisfatto, perché avremo due ministri bellunesi, ben consapevoli dei problemi della montagna. Congratulazioni vivissime a Federico D’Incà per la riconferma. E anche a Daniele Franco per la nomina all’Economia, un ministero particolarmente importante in questo momento storico. Auguro loro buon lavoro. Da parte mia, massima disponibilità a lavorare insieme per il futuro della terra bellunese».