“Un momento di incontro per tutti coloro che quest’anno avrebbero voluto partecipare al pellegrinaggio a Lourdes, per chi è già stato sia come malato, sia come pellegrino o personale. Manca a tutti la possibilità di poter raggiungere la Grotta di Massabielle, ma la situazione attuale di questa pandemia ci impedisce di organizzare in sicurezza il 50. pellegrinaggio, perciò ecco nascere l’idea di passare una giornata insieme proprio al Nevegal dove la nostra Madonnina di Lourdes ci aspetta guardandoci col suo sguardo benevolo e benedicendo ognuno di noi con il suo immenso amore. Con l’occasione ricorderemo i 49 pellegrinaggi mettendo a disposizione alcune foto datate, fatte nei primi anni di cammino verso i Pirenei dalla nostra Associazione”. Così recitava l’invito che la sottosezione di Belluno-Feltre di Unitalsi del Triveneto (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali, associazione cattolica con sede centrale a Roma, dedicata al servizio degli ammalati ed in particolare al loro trasporto in pellegrinaggi a santuari italiani e internazionale, fondata nel 1903 da Giovanni Battista Tomassi, ed attualmente presieduta da Antonio Diella) aveva inviato ai propri associati. Allegato c’era il programma della giornata da trascorrere sul Colle bellunese: accoglienza al Santuario Maria Immacolata Nostra Signora di Lourdes; celebrazione della messa da parte del vescovo di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni e dell’assistente nazionale, il vescovo emerito di Trento monsignor Luigi Bressan; passaggio alla grotta; pranzo con i risotti preparati dagli amici di Isola della Scala; nel primo pomeriggio introduzione di Marangoni con ricordo dei 49 pellegrinaggi organizzati da Unitalsi Belluno-Feltre e incontro presieduto dal vescovo Bressan e dal vice presidente nazionale sul tema: “L’Unitalsi come si trasformerà? Quale sarà il futuro della nostra associazione?”. E’ stato un momento di spiritualità e di convivialità in una bellissima giornata e con il caratteristico clima di amicizia che contraddistingue Unitalsi. Molto interessanti ed apprezzate con applausi – nel pomeriggio quando sono stati ripercorsi 50 anni di pellegrinaggi – le testimonianze del Vescovo, della guida spirituale don Vito, di barellieri e sorelle, dei medici sempre impegnati con amore e dedizione costante come giustamente ha sottolineato “TM” nel sito “chiesabellunofeltre” ribadendo che “la giornata è stata intensa nella sua spiritualità, toccante il momento in cui tutti i presenti si sono ‘abbracciati’ con lo sguardo e gli occhi lucidi di commozione”. Ed ora ecco una “fotografia” della sottosezione Unitalsi di Belluno-Feltre: è stata fondata nel 1936 ed il primo presidente è stato don Fausto Santafede; la sede è in Piazza Piloni 11, l’indirizzo e-mail: [email protected]; telefono 366-8732766; fanno parte del consiglio direttivo presieduto da Tommaso Morandin i consiglieri Benvenuta Celotta, Piera Faena, Michele Fancello, Angela Zanin e Jelica Zujevic. Per quanto riguarda Unitalsi Triveneto la storia dice che (sito unitalsitriveneto.it): “L’Unitalsi triveneta ha spento nel 2008 le candeline del suo centesimo compleanno. Cento anni di storia che consegnano all’intera associazione un grande album di famiglia che raccoglie tante pagine di ricordi, emozioni, persone, foto, avvenimenti. Una storia ancora viva, che continua ad essere scritta giorno dopo giorno, e insieme è già patrimonio di intere generazioni che ci hanno preceduto. Di fede, di devozione e di amore alla Madonna, di volontariato di servizio a favore dei malati e degli anziani” e si ricorda che nel primo pellegrinaggio a Lourdes, agosto 1907 “Sono presenti Mons. Radini-Tedeschi, vescovo di Bergamo, don Angelo Giuseppe Roncalli (futuro Giovanni XXIII), suo segretario e don Giovanni Prosdocimi, da Santorso (Vicenza) che accompagna i primi quattro malati del Veneto”. C’è poi un episodio che interessa anche Belluno: “Durante la Processione Eucaristica del pomeriggio, davanti a 20 mila persone nell’Esplanade avviene un prodigio. Al momento della benedizione il Santissimo sostenuto da Mons. Giuseppe Foscagni Vescovo di Belluno indugia davanti a una malata belga che chiamavano la ‘morta vivente’. Era una ragazza di poco più di vent’anni divorata dalla tubercolosi nell’addome, nel torace, nella colonna vertebrale e in metà viso. Era vestita con una camicia da notte blu e un drappo blu le copriva il mezzo viso devastato dal lupus tubercolare. Alla benedizione ella scese dalla barella e come un automa iniziò a seguire il Santissimo, perfettamente guarita. I presenti la portarono in trionfo al Bureau Medical per la constatazione della guarigione”.
NELLE FOTO (Renato Bona, Corriere delle Alpi, sito unitalsitriveneto.it): il logo di Unitalsi Triveneto di cui fa parte la sottosezione Belluno-Feltre; il santuario Maria Immacolata Nostra Signora di Lourdes del bellunese Col Nevegal; la riproduzione della Grotta con la Madonna; il vescovo di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni; l’assistente ecclesiastico don Vito De Vido; pellegrini verso la grotta; un momento del pranzo; il dibattito; il pellegrinaggio a Lourdes del 2017.