VAL DI ZOLDO Più di 200 anni di lavoro e di creazioni originali degli squeraroli zoldani a Venezia. E’ il percorso -storico, artistico e culturale- che si propone di riscoprire e valorizzare la Mostra “Le barche dei
Casal. Il capolavoro degli squeraroli di Zoldo a Venezia”. Le prime notizie che testimoniano la presenza di garzoni zoldani, attivi negli squeri in laguna (i cantieri privati dove si costruivano le gondole e altre imbarcazioni) si riferiscono al 1735 e raccontano di un tal Bortolo Casal. L’ultimo a chiudere i battenti è stato lo squero Battistin, verso la fine degli anni ’90 del secolo scorso. Un progetto ambizioso dunque quello dell’esposizione, ideata e curata da Fabio Santin e organizzata dal comune di Val di Zoldo e dall’associazione Mont de Vie. L’appuntamento è fissato per l’estate prossima, dal 15 luglio al 15 ottobre, ma già fra pochi giorni, venerdì 21 dicembre si terrà, a Forno, alle ore 18, nella ex sala consiliare del municipio, la conferenza di lancio della manifestazione. Dopo il saluto del sindaco Camillo De Pellegrin, interverrà Giorgio Suppjei, presidente dell’associazione Arzanà di Venezia. Prenderà quindi la parola Giovanni Caniato, dell’Archivio di Stato di Venezia e già coautore del volume “Dai monti alla laguna”, uno studio fondamentale sul tema, pubblicato nel 1988. Seguirà il contributo di Fabio Santin, ideatore e curatore della mostra, che, con l’ausilio di diapositive, illustrerà il tema “Dai monti alla Laguna: i migranti di montagna a Venezia e il lavoro negli squeri”. Infine Marzio De Min, artista bellunese del legno, che opera in laguna, offrirà una propria originale testimonianza. La serata sarà aperta e conclusa da una performance teatrale degli attori Paola Brolati e charly Gamba. Angelo Santin presenterà l’iniziativa nel suo complesso e il Comitato Scientifico che la sostiene.