di Renato Bona
“Nessuno può salvarsi da solo” e “La ricchezza della differenza” sono due temi che hanno fra i protagonisti la Caritas di Belluno con il suo responsabile, il diacono Francesco D’Alfonso, che ha messo nero su bianco due contributi sul sito diocesano “chiesabellunofeltre”. Il primo ricorda che domenica 1 gennaio 2023 si celebra la cinquantaseiesima “Giornata mondiale della pace”, con l’invito – che è poi il tema scelto da Papa Francesco – a “ripartire dal Covid 19 per tracciare insieme sentieri di pace”: un invito alla speranza proprio nei momenti oscuri della sofferenza, un invito a rimanere svegli cercando il bene, la giustizia e la verità, fiduciosi nella vicinanza d Dio, che si è reso presente in mezzo a noi”. Cita ancora il Pontefice il quale ricorda “il dramma della pandemia, durante la quale le attese di molti sono state sconvolte, ma mentre si viveva una realtà incerta e per molti gravida di conseguenze in termini sanitari ed economici, si è sperimentata l’abnegazione e la dedizione di tanti, dal mondo della sanità a quello della scuola a quello della politica…” e aggiunge: “La vicenda Covid ha lasciato conseguenze pesanti sul tessuto di relazioni all’interno delle nostre comunità, ma ha messo in evidenza una verità importante, che cioè nei momenti di crisi diventa essenziale fare tesoro della solidarietà, della capacità di farsi carico gli uni degli altri con compassione, espressione della fraternità fondata sulla comune figliolanza divina. Si è imparato a lottare insieme e si è capito che nessuno si salva da solo…”. Ancora Papa Francesco: “… La speranza che l’umanità uscita dal Covid trovasse più intesa e unità è stata ben presto contraddetta dalla guerra scoppiata in Europa e per la quale il vaccino non è stato ancora trovato!”. Con queste premesse, e considerato che sempre il Pontefice osserva che “le crisi di vario segno presenti nel mondo sono tutte interconnesse e quindi diventa essenziale unire gli sforzi per uscirne”, D’Alfonso annuncia il “Cammino della pace” che si svolgerà a Belluno domenica 1 gennaio inizio alle 17, con partenza dal Teatro comunale e fino al sagrato del Duomo ad iniziativa oltre che della Caritas diocesana, di: Libera, Insieme si può e Scuole in rete: tre tappe nelle quali saranno presentate brevi testimonianze intonate al tema della giornata. Al termine, possibilità di accedere alla cattedrale per la messa vespertina nel giorno dedicato alla solennità della Santa Madre di Dio “a cui saranno affidate le intenzioni e le suppliche per la pace in Ucraina e in tutto il mondo”. Dicevamo degli impegni Caritas: nella sede dell’istituto salesiano Agosti si è svolto (dopo quello di maggio) sul tema “L’altro mi interessa”, l’incontro di formazione per operatori e volontari, cui ha fatto seguito un concerto del coro “Voci per la pace”. Dopo l’introduzione dello stesso diacono Francesco direttore della Caritas diocesana, la preghiera è stata guidata dal vescovo di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni e quindi don Davide Schiavon, direttore della Caritas di Treviso ha animato l’incontro con alcune suggestioni frutto di una lunga esperienza nel mondo Caritas, sottolineando come “passare dall’io al noi è un processo, è sentirsi sempre in cammino con l’Altro, che è Dio e che dona pienezza ad ogni relazione”. La sera, nella parrocchiale di Don Bosco gremita di persone, presentato da Spiridione Della Lucia il concerto corale di “Voci per la pace” presente il vescovo Marangoni; si sono esibiti il Coro delle famiglie di Cavarzano, diretto da Monica Bez; il coro dei Cherubini, diretto da Emmanuel Avebe; il coro Don Bosco, diretto da Beatrice Riccardi; il coro di Bolzano Bellunese, diretto da Daniele Casagrande; è stata in collegamento Internet da Leopoli per tutta la durata del concerto una famiglia ucraina che era stata a Belluno fino all’estate scorsa. Da segnalare infine due testimonianze che hanno proposto il dramma della guerra in Ucraina con le dolorose conseguenze che gravano sulla popolazione civile, ma anche l’oppressione di un sistema di potere ingiusto e sordo alle attese della popolazione come quello della Guinea.
NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre; Amico del Popolo, GettyImages): la guerra in Ucraina al centro della “Giornata mondiale della pace”; Papa Francesco; il vescovo di Belluno-Feltre, Renato Marangoni; il diacono Francesco D’Alfonso, responsabile della Caritas bellunese; la locandina che annunciava l’incontro di formazione; momenti dei lavori; il concerto di “Voci per la pace”.
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