BELLUNO Le associazioni del Nevegal – Belluno Alpina, Proprietari Nevegal, Amici del Nevegal, Nevegallika e Comitato frazionale di Valmorel – segnalano la situazione della viabilità nel comprensorio e il rischio di aggravamento delle condizioni di isolamento delle sue frazioni. “Nell’ottica comprensoriale alla quale come associazioni da tempo lavoriamo,” affermano le associazioni “residenzialità e turismo sono legati a doppia corda ad una buona viabilità: la strada che collega Nevegal con Ronce e Valmorel è un’importante arteria per l’area, ma versa in condizioni non dignitose. Chiediamo che venga al più presto realizzato un intervento di adeguamento e sistemazione di questa viabilità. Questa così come molte altre strade di quese frazioni non sono adeguate ad un transito veicolare regolare: sul fronte turistico, sono inaffrontabili ed anche su quello residenziale forniscono poche garanzie. Così facendo, si mantengono le frazioni separate fra loro, aumentando l’isolamento e il rischio di spopolamento, e non si sfrutta appieno il potenziale naturalistico e culturale del comprensorio”. L’associazione Belluno Alpina ricorda poi “come il progetto antispopolamento Ronce 2020 punti allo sviluppo delle località di questo territorio che nelle sue varie zone propone peculiarità diverse pronte ad attirare ogni tipo di visitatore: il Nevegal per un turismo invernale ed estivo sportivo e “di massa”; Ronce per gli aspetti naturalistici, tradizionali e di storia montana; Valmorel per l’agricoltura e la cultura”. Tutte le associazioni sono impegnate, a vario titolo e nei vari settori, nella cura e nel rilancio del comprensorio, ma ora ritengono fondamentale che le istituzioni si attivino per collegare tutte le località e concretizzare così il legame comprensoriale: “Il PNRR, a nostro avviso,” concludono “sul nostro territorio deve servire a riequilibrare le situazioni di disuguaglianza e di squilibrio che da tempo colpiscono le aree montane prealpine del capoluogo e dell’intero comprensorio: anche se a scadenza, ci auguriamo che l’amministrazione del capoluogo, che sappiamo ha predisposto con l’assessore ai lavori pubblici Biagio Giannone vari progetti tra i quali appunto il progetto del tratto di strada in questione Ronce-Nevegal, sia pronta per poter intercettare eventuali bandi dedicati; è necessario però che i nostri parlamentari trovino soluzioni per sostenere le Prealpi, visto che i comuni da soli non possono fare niente e che gli ultimi bandi nazionali ci hanno ignorato. Serve infine, e continuiamo a ribadirlo, un’unione dei territori per offrire un pacchetto completo ai turisti: se i comuni non lavorano insieme, è inutile parlare e ragionare a livello di comprensorio. Vanno individuate le risorse per la strada silvopastorale, valutando anche l’utilizzo dei fondi Vaia vista l’avanzata implacabile del bostrico, e vanno trovate fonti alternative di finanziamenti al progetto “Valorizzazione della montagna di Buzzati” che era stato proposto al Bando Habitat di Fondazione Cariverona. Senza strade dignitose, anche i residenti fanno fatica e possono scoraggiarsi, fino ad abbandonare il proprio territorio: è quindi fondamentale ascoltare gli abitanti e i proprietari delle abitazioni, sentinelle e manutentori di questo territorio enorme che senza il loro lavoro e la loro presenza è destinato a trasformarsi in boscaglia senza cura”.
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