BELLUNO Il caldo non ha fermato gli oltre 30 volontari che nelle giornata di domenica si sono dedicati alla giornata di pulizia dei sentieri della zona ovest del Nevegàl, organizzata dall’associazione Belluno Alpina che vede la risposta dei residenti come “un gran bel segnale di partecipazione per una piccola comunità ed una grande soddisfazione per l’Associazione, che in pochi anni, con l’organizzazione di attività diverse (serate a tema, convegni, incontri con le istituzioni, le scritte giganti che identificano i borghi), è riuscita a ricreare quel senso di appartenenza alla comunità che negli anni era venuto meno davanti alla rassegnazione di un declino che pareva inesorabile”. I volontari attrezzati di motoseghe, decespugliatori, roncole e picconi, suddivisi in gruppi di 3-4 persone, hanno ripulito diversi sentieri sul versante occidentale del Col Visentin, mentre altri, con pennelli alla mano hanno rinfrescato i segnavia rendendo più sicuri i tracciati; l’area interessata è stata quella delle frazioni di Ronce, Piandelmonte, Tassei e Medil, e in totale sono stati interessati sentieri per oltre dieci chilometri di sviluppo complessivo. Tra questi il sentiero che da Ciroc sale a forcella Zoppei, il collegamento tra Valdart e Valmorel, attraverso il Troi dei For già recentemente ripulito dai volontari della locale riserva di caccia che poi prosegue con il tracciato a “quota mille” che toccando Casera Valpiana arriva alla foresteria di Pianezze di Valmorel; un sentiero, quest’ultimo, vero e proprio cavallo di battaglia dell’Associazione, unico collegamento in quota tra il Nevegàl e Valmorel, strada fondamentale nell’ottica comprensoriale di Belluno Alpina.
Inoltre è stato ripulito il sentiero che da Casera Valpiana, passando da Costa Menera, arriva all’abitato di Tassei; per finire, il sentiero che da Ciroc sale a Posta Scanobe, Costa Cesurette per intersecarsi a Cal de Costa col Troi dei For (la pulizia di quest’ultimo tratto verrà ultimata con la prossima giornata di volontariato). Contemporaneamente, un trattore munito di fresa provvedeva alla pulizia della strada silvopastorale da casera Valpiana a forcella Zoppei, passando per casera Col dei Magoi per poi discendere verso malga Zoppei.
“Siamo tornati agli scenari pre-Vaia”, assicurano da Belluno Alpina, e i risultati iniziano già a vedersi: la maggiore cura nella pulizia dei sentieri unitamente alla nuova segnaletica stanno portando i primi risultati. Numerosi escursionisti e ciclisti hanno iniziato a frequentare questa parte del massiccio del Visentin poco conosciuta anche dagli stessi bellunesi, per quanto ricca di punti di straordinario interesse paesaggistico e naturalistico. Non è mancato poi un passaggio all’ex scuola di Ronce, che Belluno Alpina vede come “polo della montagna di mezzo” e per il recupero della quale continua a spingere per il recupero del Progetto Habitat: “Serve un punto di riferimento logistico, ma anche spazi per confrontarsi sui problemi e sulle opportunità dei territori prealpini. C’è già un progetto valido che permetterebbe di rimettere in funzione la struttura e di dare così alle associazioni del territorio un luogo dove potersi trovare per parlare e organizzare iniziative ed appuntamenti: ci auguriamo che tutti i comuni del comprensorio prealpini trovino una soluzione per dare al più presto concretizzazione a questo progetto. La gente di questi territori vuole un futuro, che non può non passare per la manutenzione e la pulizia: si scelga se consorzio forestale o cooperativa di servizi ambientali, ma si scelga”. In chiusura, un sentito ringraziamento a tutti i volontari che hanno prestato il loro tempo in una calda domenica estiva e al Comune di Belluno che ha contribuito con la fornitura di miscela per mezzi e attrezzi e con la copertura assicurativa dei volontari, nell’auspicio che in futuro la collaborazione possa divenire ancora più stretta e produttiva: “Abbiamo già in programma di portare nella prossima riunione una proposta di implementazione dei percorsi, che possa arricchire l’offerta sentieristica già esistente, e di installazione di una bacheca alle porte di Piandelmonte”.
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