BELLUNO Alla domanda “come affrontare lo spopolamento?”, il Fondo Welfare e Identità Territoriale risponde con la concretezza dei servizi. In particolare alle famiglie e ai genitori, che per vivere e lavorare in montagna hanno la necessità di un sostegno vicino a casa. Nasce da questa convinzione il progetto “Nido in famiglia”. Si tratta di una forma di sostegno ai freschi genitori, che rappresenta una corretta mediazione tra la struttura organizzata dell’asilo nido classico e l’assenza totale di servizio nei piccoli centri di montagna. Infatti, la proposta di gratuità avanzata dal governo centrale per gli asili nido si scontra con la loro mancanza in gran parte del territorio bellunese. Il “Nido in famiglia” è una possibilità concreta: è regolamentato dalla legislazione regionale, fornisce garanzie di gestione sia del percorso educativo sia di quello della cura fisica del bambino dai 3 mesi ai 3 anni, con educatrici abilitate e certificate, spesso loro stesse mamme con un figlio di quell’età; può contenere al massimo 6 bambini, in una casa dotata di abitabilità e in sicurezza per la prima infanzia.
Il Fondo Welfare e Identità Territoriale intende nei suoi progetti per il 2020 favorire il sorgere di queste strutture, quale forma di servizio per la genitorialità nei territori meno popolati del Bellunese; anche attraverso l’erogazione di contributi per il corso abilitante della persona che intende istituire un nido in famiglia (come previsto dalla Dgr 153 Regione Veneto del 16 febbraio 2018), e finanziando la formazione dei gestori/educatori. Inoltre, il Fondo accompagnerà passo dopo passo l’avvio di queste strutture.
MAURO DE CARLI_CGIL
FRANCESCA DE BIASI PRESIDENTE WELFARE TERRITORIALE