VENEZIA In diretta dalla sala stampa della Protezione Civile di Marghera, Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19.
I NUMERI 2246000 TAMPONI MOLECOLARI, 45466 POSITIVI (+1129), 18047 OGGI POSTIIVI 13692 PERSONE IN ISOLAMENTO (NE SONO USCITE 847) 695 RICOVERATI 81 TERAPIA INTENSIVE (76 PAZIENTI POSITIVI) 2332 DECESSI (+3) 4541 DIMESSI (+23) 164 SINTOMATICI A DOMICILIO CIOE’ ‘1%
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Il Dpcm è l’anticamera del coprifuoco e queste misure non modificheranno le curve del contagio. Le fiere: in una settimana il Governo le ha aperte e chiuse, che figura ci facciamo nel mondo?
Dentro ristoranti e palestre non ci sono stati grandi focolai e diffusioni del virus. Oggi questi imprenditori sono trattati come untori. Che il Governo riveda questo provvedimento. Ho firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole superiori con l’obbligo di didagtica a distanza per non meno del 75% il Governo non mi ha dato alternative.
CHIUSURA IMPIANTI DI SCI: Che senso ha lanciare l’allarme dello sport invernale, della stagione, quando il Dpcm varrà fino a novembre? E’ chiaro che il turista non prenota. CENTRI COMMERCIALI: ll Governo chiude bar e ristoranti e non tocca i centri commerciali, causa di assembramenti.
I medici di base saranno chiamati a fare i tamponi in virtù di una direttiva nazionale. Troviamo positivi e dobbiamo testare tutti i contatti. Ogni positivo significa altre 20 persone da testare. Se tutti i medici di base si occuperanno di fare i tamponi spariranno i test. L’accordo sarà nazionale, non più su base volontaria per i medici. E’ una riforma straordinaria, noi a quel punto avremo risolto tutto il tema della fase di testing e della sorveglianza. Il piano di Sanità pubblica resta comunque in piedi. Si procede sia con i tamponi molecolari (13mila al giorno) che sui tamponi rapidi. Dai dati è chiaro che il virus c’è, che il virus va affrontato per quello che è che per noi significa non avere emergenza sanitaria. Con 700 ricoverati la pressione c’è siamo pronti a coordinarci a 360 gradi con le Ulss e con la regia di Azienda Zero. E’ un’emergenza sanitaria ospedaliera. L’emergenza ci mette a dura prova, stamane abbiamo parlato dell’infezione ospedaliera rispetto ai nostri lavoratori perché c’è un lieve picco nella curva, già abbiamo poco personale se si infetta la preoccupazione cresce. Ho chiesto ai direttore di fare più comunicazione e prevenzione. Nei reparti critici il test è ogni 7 giorni, negli altri ogni 20. Inutile che vi dica la mia posizione che è quella delle Regioni. Io ho portato subito le ragioni di una comunità che sta cercando di gestire per bene la pandemia da Covid. Sulle scuole avrei voluto porre con quell’ordinanza un ragionamento per diminuire la pressione demografica. Avevo posto la questione dei tamponi presso i medici di base, e non condivido il tema sulle attività produttive. Ristoranti, Bar, Palestre che chiudono e forse non riapriranno hanno rispettato in maniera onerosa i dettami di prevenzione. Gli imprenditori hanno investito per creare attività e non si sono certo arricchite, hanno creato occupazione ed economia rendendo ricco un paese che gode delle loro tasse. Dopo aver investito in questa attività hanno avuto anche il coraggio di adeguarsi alle linee guida, abbiamo chiesto sacrifici e sono stato criticato perché ho voluto riaprirle per primo. Ora il provvedimento si trasforma in autentica tragedia. Non c’è un dato che dice che sono loro i responsabili dell’aumento della pandemia, non sono diffusori nè untori. Il verso tema è un altro, degli assembramenti ben diverso dal ristorante che si è organizzato con i distanziamenti, il gel, la mascherina in bagno etc. Sono tutte persone che io conosco. C’è chi ha creato attività imprenditoriale e centri culturali. Ristoranti pieni di distanziamento sociale oggi trattati come untori. Non ho mai fatto polemica con il Governo ma questo non ci voleva, facciamo fatica a giustificare azioni come queste. Faccio appello al governo perché riveda questo provvedimento. Avevo chiesto la chiusura dei locali a mezzanotte, poi si era parlato delle 23… neanche questo. Alle 18 significa farli chiudere ma per sempre. Avevamo proposto di lasciare aperto a chi poteva garantire la mescita al tavolo diversamente da chi ha solo una vetrina, ma anche questo niente. Il problema è la gelateria che vende un cono di gelato o uno spicchio di pizza. Questo va oltre la sanità pubblica e non sono un negazionista nè ho avuto azioni benevole visto che per primo ho fatto l’area rossa oltre a chiudere scuole, musei, chiese. Tutti i sacrifici dei veneti dovevano essere riconosciuti anche con misure di visura. Si chiudono realtà controllate con le linee guida ed in modo incomprensibile. Se il Governo ha deciso tutto perché noi dobbiamo decidere sulle scuole? E se decide di chiudere deve chiudere il 75%? Nella mia ordinanza c’era scritto 50 per cento a scuola e il resto a casa in modo alternativo di una settimana. Ma il Governo mi dice che in base ai dati epidemilogici dovrò fare un’ordinanza con la soluzione di chiudere il 75%. Non c’è razionalità. Oggi sono obbligato a chiudere le scuole al 75% non ho alternative. La nostra ordinanza non intendeva toccare le attività produttive diversamente da quello che invece hanno deciso a Roma. Dal 28 ottobre al 24 novembre le scuole superiori adotteranno la didattica a distanza per non meno del 75%, vale per circa 200 mila studenti, prioritariamente didattica a distanza per gli studenti delle ultime classi, questa è la nostra indicazione permettendo ai più giovani, alle “matricole” di rimanere in classe. Le modalità concrete sono definite dalle istituzioni scolastiche. Dal 28 ottobre al 24 novembre le scuole di istruzione e formazione professionale sono invitati ad approntare la didattica digitale integrata al 75% con criteri di rotazione perché ci sono molte attività pratiche e di laboratorio. Sempre garantita la didattica in presenza agli alunni con disabilità certificata. Non si chiudono le mense nè a pranzo nè a cena nei ristoranti contrattualizzati, se il Governo impugna l’ordinanza resisteremo. In una settimana le fiere sono state aperte e chiuse… se questa non è schizzofrenia….pensate a Fiera Cavalli che già hanno comperato gli stand e rassicurati fino a una settimana fa, da ieri è cambiato tutto, ma che figura ci facciamo nel mondo?
Bolzano con l’autonomia ha deciso di chiudere i locali alle 22 e non alle 18, “Anch’io se potessi metterei la chiusura alle 24 per gli operatori che hanno sempre rispettato le regole”. Una storica ristoratrice mi ha detto che non vuole soldi ma lavorare per questo il Governo o riveda la norma o dia la possibilità alle Regioni di decidere in base all’andamento delle curve epidemiologiche.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/747827556081787/?v=747827556081787¬if_id=1603711958367866¬if_t=live_video_explicit