di Mirko Mezzacasa
TAIBON Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi non ha avuto esitazione nell’imporre il ticket per i turisti che scelgono il refrigerio della Valle del Mis ai Cadini del Brenton, ottima scelta al pari di quella che aveva assunto il Comune di Rocca Pietore quando aveva deciso di mettere il biglietto per l’ingresso ai Serrai di Sottoguda. Il turista paga pochi euro, gli enti o i Comuni incassano del denaro che ritorna utile per le opere di manutenzione, per organizzare il servizio raccolta rifiuti, perché gli incivili non mancano mai nelle nostre valli, quelli che lasciano di tutto e di più e poi tocca a noi raccogliere e pagare. Non solo, nel caso dei Serrai a Sottoguda quella scelta aveva dato l’opportunità di assumere della gente del luogo creando quindi posti di lavoro stagionali. In molti altri Comuni tutto è sempre gratis, quasi dovuto. La Valle di San Lucano ne è l’esempio più eclatante, da anni il turista arriva, accede ai barbecue, alla legna del bosco, alle zone pic nic, si sollazza e spesso prima di andarsene usa i boschi come gabinetto (perché non sono stati previsti) e lascia sacchetti di immondizie ovunque. Insufficienti i controlli visti i risultati ed a fine stagione i volontari devono darsi da fare per ripristinare i luoghi. Da tempo però dal Comune la promessa che questa situazione è destinata a conoscere la parola fine. Sarebbe decisamente ora, come sarebbe altrettanto opportuno sfruttarle le occasioni che offre la nostra montagna. Forse non tutti sono a conoscenza che lo stesso Comune di Taibon risulta proprietario di una malga e un appezzamento di terreno sulla sommità di Passo Valles, compreso un grande parcheggio (foto sopra) che tutti usano in modo gratuito. Allora anziché guardare sempre al ricco Trentino con invidia, che si colgano gli esempi perché spesso fanno lezione. Ad esempio, a Passo San Pellegrino la provincia autonoma di Trento per parcheggiare un’auto sul grande piazzale fa pagare una modica cifra oraria o giornaliera. Con grande afflusso di turisti a fine estate rimangono alcune decine di migliaia d’euro che entrano nelle casse del Comune, il parcheggio è ordinato e non ci sono auto lasciate ovunque a lato strada o peggio nei prati, perché il territorio è presidiato. A Passo Valles il grande parcheggio di proprietà del Comune di Taibon mette in risalto auto in sosta in modo disordinato ed a fine estate l’unica cosa che rimane è l’aria fresca che scende dal Mulaz e Caviazza. Quel denaro che il Comune non raccoglie ad ogni stagione, potrebbe tornare utile anche per sistemare in modo definitivo una situazione imbarazzante a Malga Valles Alto, di proprietà del Comune di Taibon. Risulta incomprensibile che un ampio manufatto in legno adibito a sala da pranzo e degustazioni prodotti della casa, a fine stagione debba essere smontato per essere rimontato di nuovo a primavera comportando un serio deperimento per la struttura nel periodo invernale (foto sopra). Possibile che in dieci anni nessuno negli uffici del Palazzo abbia saputo trovare gli strumenti urbanistici ed i tempi utili per rendere la costruzione permanente anziché precaria facilitando l’attività del malgaro?