di John Francis Della Pietra
Lassù s un dolce monte
A mezza via fra l’indomite dolomiti
E le profonde valli sottostanti
È il corretto sito
per osservare per riflettere
Il tramonto che non diviene mai crepuscolo
La notte che tarda ad incedere
Le stelle che stentano ad accendersi
Ma che poi nell’aurora nell’alba mai vorrebbero spegnersi
Il cromatismo che dal rosso all’arancio al giallo
Passa al celeste all’azzurro al blu profondo
E poi pian piano ritorna
All’azzurro al celeste
Al giallo all’arancio al rosso
Che equilibrio mette in gioco la natura
I nostri occhi portano la luce il tepore
Direttamente al cuore
La mente si dipana dai problemi quotidiani
Si purifica
I pensieri spaziano nell’aere
Tendono lassù all’infinito
Forse solo per un attimo fugace
Nel tempo senza tempo
Passa la scia d una stella cadente
E permane dentro di te
per l’eternità
Scuotendoci dal sogno o dalla realtà
Guardiamo alla trascorsa primavera od al prossimo autunno
Coscienti d essere solo
In una notte di mezza estate
Fatti non foste per viver come bruti
Ma per conseguir virtute e conoscenza
Risuonano dopo 5 secoli
Ancor le sue accorate parole
All’umanità…