SELVA DI CADORE Traumi fatali per un 75enne toscano Riccardo Lasi, di Borgo San Lorenzo (Firenze) nel pomeriggio di ieri sotto al Pelmo , lungo il sentiero che dal Rifugio Venezia scende verso Brusadaz, dove, in un tratto che costeggia canali e salti di roccia, l’escursionista era caduto ruzzolando per diverse decine di metri, a dare l’allarme altre persone che avevano assistito all’incidente. Sbarcati con un verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno iniziato le manovre di rianimazione. Imbarellato e trasportato all’ospedale di Belluno in gravissime condizioni, l’uomo è purtroppo deceduto.
GRAVE INCIDENTE IN MOIAZZA
AGORDO In Moiazza incidente sul penultimo tiro dello Spigolo Sorarù. Dopo aver imbarcato il gestore del Rifugio Carestiato Diego Favero, capo stazione del Soccorso alpino di Agordo, l’eliambulanza ha individuato il punto dell’incidente e ha sbarcato in parete, con il verricello, medico, tecnico di elisoccorso e soccorritore. Primo di una cordata di quattro, P.B., cinquantenne francese è volato, uno dei chiodi di sicurezza è infatti uscito dalla roccia e l’alpinista è caduto per una quindicina di metri sbattendo e riportando un politrauma. Prestate le prime cure, l’infortunato è stato imbarellato in parete e issato a bordo sempre con il verricello. Recuperati anche i tre compagni poi lasciati assieme al soccorritore sulla piazzola del Rifugio. Il rocciatore è stato trasportato a Belluno
RECUPERATI ALPINISTI INCRODATI
LOZZO DI CADORE Due alpinisti in difficoltà sul Pupo di San Lorenzo. Nella fase di calata per scendere da una via, i due – fratelli ferraresi di 30 e 26 anni – hanno sbagliato una doppia e uno di loro è rimasto sospeso nel vuoto, mentre l’altro è rimasto fermo in sosta a circa 1.900 metri di quota. Una volta individuati, il tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio, avvicinato alla parete con il verricello, ha assicurato e recuperato entrambi i rocciatori uno alla volta. L’eliambulanza li ha poi sbarcati a valle.
NON E’ MAI FINITA, APPELLI INASCOLTATI E UOMINI DEL SOCCORSO SENZA PACE
Sono numerose le emergenze per Suem e Soccorso alpino che, a partire da questa mattina, si sono succedute senza interruzione sulle montagne bellunesi. Come sempre l’invito alla massima prudenza le tante persone che in questi giorni le stanno frequentando.
CORTINA Sul Sass de Stria un escursionista si è fatto male a un ginocchio. Una squadra, assieme ai soccorritori dei carabinieri, ha raggiunto l’uomo che si trovava sulla normale che sale dal Forte Tre Sassi. L’infortunato è stato poi recuperato dall’eliambulanza di Pieve di Cadore e portato a Cortina.
CORTINA Una squadra del Sagf si è recata al Rifugio Biella in aiuto di un ragazzo di Prato che ha riportato un trauma alla caviglia. T.A., 26 anni, è stato quindi accompagnato al Codivilla.
CORTINA A metà della ferrata delle Cascate di Fanes F.D.A., 61 anni, di Latina è rimasto bloccato per un trauma al braccio. I soccorritori hanno riportato l’infortunato a valle e lo hanno condotto all’ospedale. Un secondo intervento nei pressi del Rifugio Vandelli per l’ennesimo trauma alla caviglia
FALCADE Il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato per un escursionista colto da malore, sul sentiero che dalle Buse porta a Pian della Sussiatenza. G.G., 79 anni, di Venezia, che si trovava con altre persone, aveva avuto un mancamento e poi si era ripreso. Raggiunto a piedi da una squadra, l’uomo e stato imbarellato e trasportato per 400 metri fino alla jeep. I soccorritori lo hanno poi accompagnato a Canale d’Agordo, dove stava rientrando un’ambulanza della Croce Verde cui è stato affidato per essere condotto all’ospedale di Agordo.
CANALE D’AGORDO Poco dopo i soccorritori hanno aiutato telefonicamente degli escursionisti in difficoltà, a causa degli schianti lungo il sentiero che da Casera del Tamer porta a Malga Stia, dando loro le informazioni necessarie e ritrovare l’itinerario e rientrare a valle.
AUDIO. LE MONTAGNE NON SONO UNA MERCE ABBIAMO BISOGNO DI UNA NUOVA CULTURA DELLA MONTAGNA