Partiamo subito col dire che non parleremo di una novità di questi giorni, ma di una innovazione normativa introdotta due anni fa, nel 2021, ma che ora inizia a produrre grandi ricadute sulla nuova edificabilità e sulle ristrutturazioni in Agordino ed in Provincia di Belluno. La “vecchia” normativa sismica risaliva al 2003 , vent’anni fa, ed divideva il territorio in quattro “zone” di pericolosità, partendo, da grado 1 con la maggiore pericolosità, fino a grado 4 pericolosità assente e senza restrizioni per le costruzioni e le infrastrutture dovute alla pericolosità e rischio sismico. In Agordino, tutti i Comuni ricadevano in grado 3 con l’esclusione di Livinallongo che era in grado 4 ossia senza particolari restrizioni “sismiche”. Dal 2021, con l’entrata in vigore della Delibera di Giunta Regionale n 244 del 9 marzo 2021, è cambiato quasi radicalmente lo scenario di pericolosità e rischio in Agordino e in quasi tutta la provincia di Belluno. I nuovi studi sulla velocità di accelerazione sismica tra Friuli e Veneto hanno portato a questa nuova ridefinizione. A corredo di questo articolo pubblichiamo la cartina del Veneto con la nuova classificazione sismica per i Comuni del Veneto. Le classi di pericolo attuali vanno da 1 a 3 in luogo delle precedenti che andavano da 1 a 4 . La vecchia classe 4 con pericolosità assente scompare e anche Livinallongo ricade in zona 3 , mentre passano da zona 3 a zona 2 i Comuni di La Valle Agordina, Rivamonte, Gosaldo i quali ora soggiacciono alle rigide prescrizioni sismiche di zona 2, tra quali, vi è l’obbligo per i Comuni, in fase di pianificazione urbanistica, di effettuare una particolarmente attenta rilevazione delle problematiche geologiche attinenti alla pericolosità sismica dovute alla presenza ed alla tipologia di accumuli sedimentari di medio-elevato spessore, tali da influenzare come amplificatore le onde sismiche in aree urbanizzate o urbanizzabili. Oltre al rilievo di spessore e tipologia degli accumuli sedimentari rilevati con metodi di prospezione geosismica o geoelettrica, la prospezione dovrebbe riuscire a rilevare anche la conformazione del substrato roccioso con il paleoalveo (o i paleoalvei) antecedenti alla ricopertura sedimentaria postglaciale, in quanto, tale conformazione può incidere anch’essa sulla amplificazione delle onde sismiche e cosa importate, queste prospezioni dovrebbero riuscire ad identificare eventuali faglie o linee di discontinuità presenti nel substrato roccioso e che potrebbero riattivarsi in occasione di eventi sismici forti o molto forti, o addirittura riattivarsi localmente con moto proprio. Le prospezioni geognostiche si dividono in tre livelli che vanno da 1 a 3, in modo crescente come modalità e complessità di esecuzione e quindi con crescente attendibilità di risultato e ovviamente con notevoli incrementi di costi di esecuzione che portano ad eseguire il livello 3 in situazioni di grande complessità non definibili dal livello 2. In questa fase, i tre comuni Agordini ricadenti in fascia 2 di pericolosità (La Valle – Rivamonte – Gosaldo) devono eseguire una prospezione che per il caso di La Valle Agordina deve essere almeno di livello 2. Alcune settimane orsono abbiamo visto il geologo Maurizio Olivotto e collaboratori effettuare delle “linee” di prospezione geofisica in diverse parti del territorio comunale di La Valle su incarico del Comune, per poter dar seguito a nuove richieste edilizie da parte di privati. La prospezione di Livello 1 che era di carattere geosismico, era già stata eseguita a La Valle dallo stesso geologo nel 2012- 2013 su incarico della allora Amministrazione Comunale, ancora prima che entrasse in vigore la normativa che ne decretava l’obbligo, utilizzando appositi finanziamenti regionali che incentivavano tale prospezioni anche come azioni propedeutiche alla stesura della nuova normativa entrata in vigore nel 2021. La relazione illustrativa è scaricabile liberamente dal sito della Regione Veneto: CLICCA QUI
In gennaio di quest’anno è stata pubblicata anche la nuova Carta Geologica d’Italia, ufficiale Tavoletta 46 – Longarone , che comprende anche parte della Conca Agordina, compreso La Valle, e questa nuova Carta Geologica mette in evidenza la complessità geologica della Conca Agordina riprodotta e che cambia addirittura la dicitura da Linea a Sistema, al complesso sistema definito “della Valsugana” che , descritto molto succintamente, ha comportato l’innalzamento della parte a nord-ovest di questo sistema di linee e faglie rispetto alla parte sud est rivolta alla Valbelluna. Tale conformazione geologica è stata ampiamente descritta da specialisti geologi nel corso dei decenni precedenti per cui non ci addentreremo in tecnicismi, anche perché molte pubblicazioni sono reperibili nel web ed in cartaceo sul tema. Le prospezioni geognostiche, dovrebbero ora verificare le reale presenza di faglie segnalate come probabili (tratteggiate) nella nuova cartografia geologica in quanto non rilevabili sotto la copertura alluvionale che soggiace buona parte del territorio urbanizzato o urbanizzabile del territorio Lavallese. La Carta Geologica d’Italia, Tavoletta 46 – Longarone è visualizzabile liberamente dal sito ISPRA : CLICCA QUI ed è molto interessante per gli appassionati di geologia, agordini e non.
LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL VENETO
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COMUNI DEL VENETO CON INDICAZIONE DELLA ZONA SISMICA
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