Serve una presa di posizione forte, qualcuno capirebbe che è finalmente ora di andarsene, staccando il sedere da una poltrona immeritata
RIVAMONTE Un’altra stagione è andata. Proprio l’altro giorno alle porte di Agordo un turista inglese mi ha chiesto di consigliargli un posto vicino per andare con la famiglia nel territorio dell’Ente Parco. Lo ho pregato di cambiare zona, perché l’Agordino non è il Trentino e alcuni nostri amministratori nemmeno loro lontano parenti, nonostante da anni arrivino in vallata i sussidi alto atesini (fondi di confine). Gli ho comunque consigliato di non addentrarsi con la famiglia oltre il bel ponte in legno, dopo il locomotore accanto alla regionale 203 agordina, perchè sia l’uno che l’altro sono specchietti per le allodole, come mettere un po’ di trucco sul volto di una centenaria sperando che il fisico sia ancora quello di una ventenne.
Solo un folle consiglierebbe a padre, madre e tre figli piccoli di finire li dentro tra erbacce, ortiche, immobili abbandonati privi di qualsiasi servizio per il turista. Eppure li’ c’è anche il famoso centro congressi o presunto tale dell’ Ente Parco. Ovvero la ex centrale ristrutturata con centinaia di migliaia d’euro (una parte dei troppi soldi pubblici spesi inutilmente) che da 4 anni si presenta con il tetto strappato dal vento di Vaia. Da qualche mese sono comparse le impalcature, ma anche per il prossimo inverno, probabilmente, chi transiterà lungo la regionale 203 agordina potrà notare l’inerzia di chi avrebbe dovuto intervenire ancora quattro anni fa.
In seguito alle decisioni prese (o non prese) per la Pedavena-Croce d’Aune il sindaco Camillo De Pellegrin da Zoldo ha messo in evidenza la sua amarezza e delusione verso l’Ente Parco ed ha dato le dimissioni, gran bell’esempio. Sarà interessante vedere nelle prossime settimane, alla luce della situazione creatasi in Valle Imperina se qualche consigliere del Parco avrà il coraggio di fare altrettanto, per protesta, per rispetto delle genti che lo hanno votato, per far capire alla Presidenza che così proprio non va. Speriamo che in futuro, una volta che gli attuali amministratori si decideranno a farsi fa parte, sfiduciati dai loro stessi collaboratori, la nuova generazione sappia fare di meglio, il peggio lo stiamo toccando con mano, che la prossima vendemmia sia più fruttuosa, per tutti, non solo per chi percepisce il compenso da amministrazione per il gran lavoro svolto.
GLI ATTUALI RESPONSABILI_NOMI DA RICORDARE
Consiglio Direttivo Amministrazione Vigne
Presidente: Vigne Ennio
Vice Presidente: Maguolo Alessandro (RIVAMONTE)
Deon Stefano
De Nato Augusto
De Pellegrin Camillo DIMISSIONARIO
De Simoi Angelo Ennio
Frescura Giampietro
AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
Ente Parco, ennesima mancata stagione in Valle Imperina clicca quimm
ARCHIVIO RADIO PIU’, LUGLIO 2021
NUOVA VITA PER IL BOSCO DI VALLE IMPERINA, AL CENTRO CONGRESSI DEL PARCO TUTTO COME TRE ANNI FA
RIVAMONTE A quasi tre anni da Vaia il tetto del centro congressi del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi nel sito di Valle Imperina è in condizioni sempre disastrose. Manca un pezzo di tetto e cosa possa essere successo al suo interno lo si può solo immaginare. Per fortuna che doveva essere il biglietto da visita del Parco sulla porta Agordina. Davvero triste vederlo in quelle condizioni e non è nemmeno difficile visto che a lato vi transita la regionale 203 agordina, il principale collegamento con l’Alto Agordino, il Trentino e l’Alto Adige con il suo carico di mezzi di valligiani e turisti che possono prendere visione della lentezza dell’apparato burocratico per il recupero della ex centralina del sito minerario. Ha invece cambiato aspetto il bosco che sovrasta le strutture del villaggio minerario, un gran lavoro iniziato in località Giovanelli e poi proseguito nel Comune di Rivamonte come documentiamo con il video realizzato ieri