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BELLUNO Si sono conclusi intorno alla mezzanotte di giovedì i lavori di Bim Gsp alla rete idrica del centro cittadino del Comune di Belluno. Con due cantieri attivi in parallelo, le squadre tecnico-operative della società, coadiuvate dall’impresa Lucchet di Belluno, hanno provveduto a posare in via Tasso nuove valvole di linea e ad attivare un nuovo tratto di rete idrica in Piazza Piloni. Le apparecchiature installate, funzionali a suddividere in distretti l’acquedotto locale, molto esteso e ramificato, permetteranno in futuro di circoscrivere al meglio l’area di intervento, limitando notevolmente il numero di utenze interessate da interruzioni del servizio. La nuova tratta messa in esercizio, invece, servirà a garantire continuità nella fornitura idrica al Centro Diocesano Giovanni XXIII in vista dei lavori di demolizione e ristrutturazione programmati dalla Provincia di Belluno all’edificio dell’ITI Segato: lavori che, grazie alla realizzazione in tempi celeri di questo nuovo allaccio, potranno partire a breve. Particolarmente complessa l’esecuzione delle operazioni, per lo stato di vetustà del valvolame rimosso e delle condotte oggetto di intervento. Le attività, iniziate giovedì intorno alle 22:00, hanno reso necessaria la sospensione della fornitura idrica in tutto il centro storico fino a fine intervento. A disposizione dell’utenza, per l’intera durata dei cantieri, un’autobotte stazionata in Piazza Duomo. “Ringrazio le maestranze di Gsp e delle imprese per l’ottimo lavoro e per aver lavorato in orario notturno, indispensabile per limitare i disagi all’utenza collegata. Un grazie anche ai cittadini e a tutte le attività commerciali, naturalmente, per la collaborazione e la pazienza. Le posa di nuove valvole di rete – prosegue Sommavilla – rientra nel maxi-progetto da 25,6 milioni di euro, finanziato con fondi PNRR, che ha l’ambizioso obiettivo di ridurre fino al 35% le perdite idriche degli acquedotti bellunesi: una progettualità sfidante e corposa, che prevede la modellazione, la distrettualizzazione e la digitalizzazione di 1.615 km di rete idrica della provincia di Belluno, distribuita in 36 sistemi acquedottistici presenti in 16 Comuni, per un totale di oltre 100mila abitanti. Ad oggi abbiamo già distrettualizzato circa 600 km di condotte e l’obiettivo è di arrivare a 1.000 km entro la fine del 2024. Nei prossimi mesi e anche nel 2025, quindi, metteremo a terra numerosi cantieri come questo – conclude Sommavilla –: saranno oggetto, naturalmente, di pianificazione e organizzazione strutturata, per limitare il disagio ai cittadini”.
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