VENEZIA “Una decisione arbitraria, unilaterale e lesiva di precedenti sentenze e accordi condivisi,”. L’assessore al turismo e agli impianti a fune della Regione Veneto, Federico Caner, contesta la decisione dell’Agenzia del Territorio di spostare il confine catastale tra Veneto e Trentino sulla Marmolada, secondo un nuovo tracciato diverso da quello concordato nel 2002 tra i presidenti della Regione Veneto e della Provincia autonoma di Trento e dalla sentenza del Consiglio di Stato del 1998. “Lascia davvero sconcertati – reagisce Caner – aver ricevuto solo dopo un mese la comunicazione della decisione adottata dall’Agenzia del territorio il 24 maggio, quando il governo non era ancora stato costituito. Davvero uno strano tempismo per un organo governativo!”. Caner considera inoltre inopportuna una decisione, “che ha per ora solo un valore catastale e non amministrativo”, adottata mentre è ancora aperto il contenzioso davanti al Consiglio di Stato tra Veneto e Trentino sulla lunga e controversa vicenda dei confini sulla Marmolada”. “Si dice che a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca – dichiara l’assessore veneto – e in questo caso mi chiedo da quali interessi sia stata indotta l’Agenzia del catasto a introdurre questa nuova linea geografica che non trova corrispondenza in nessun atto della ‘querelle’. Non vorrei che la nuova demarcazione catastale fosse motivata dall’esigenza di rendere possibile il ventilato progetto del comune di Canazei di realizzare un nuovo impianto di risaluta alla vetta della Marmolada, tutto in territorio trentino”.“Insieme al presidente Zaia – prospetta Caner – stiamo valutando tutte le azioni necessarie da intraprendere a livello legale, giudiziario e amministrativo per tutelare non solo gli interessi del Veneto, ma soprattutto il preminente interesse del simbolo stesso delle Dolomiti patrimonio dell’umanità. Ricordo che la Marmolada è la vetta più alta della corona alpina tutelata dall’Unesco e, se venissero costruiti ulteriori impianti e strutture impattanti, l’Unesco potrebbe depennare le Dolomiti dalla lista dei siti tutelati”.
MARMOLADA “SPOSTAMENTO DEI CONFINI ATTO UNILATERALE”
ROMA “È incredibile ed inaccettabile che una questione come quella dei confini della Marmolada, questione storica e culturale oltre che territoriale, avvenga come atto unilaterale, senza confronto e possibilità di verifica, del quale alcuni dei diretti interessati, come il Comune di Rocca Pietore o la Regione Veneto, non vengono nemmeno avvisati, o sono liquidati con poche righe”: decisamente contrariata la reazione del deputato di Forza Italia, Dario Bond, alla notizia arrivata da Canazei nella serata di giovedì della ridefinizione dei confini della Regina delle Dolomiti.
“Entro poche ore preparerò un’interrogazione a risposta immediata a questa questione, da sottoporre al Ministero dell’Economia e delle Finanze”, annuncia Bond. “Ho già informato il sottosegretario Massimo Bitonci perchè è necessario fare chiarezza su questo ennesimo guaio: non è accettabile che un semplice procedimento amministrativo dell’Agenzia del Territorio prevarichi su una procedura legale, ancora in corso, tra la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento”.