AUDIO
NUVOLE FERME
Smonto l’albero di Natale,
le tue risate,
i baci che sembravano veri,
le parole attaccate al soffitto
e questo continuo cercarti
negli oroscopi che danno
in televisione.
Sono giorni di nuvole ferme,
di miseri passi e piogge verticali.
Passare davanti alla tua finestra è
come pregare su una tomba vuota
con fiori di plastica tra le mani,
ma non esiste nulla su questa terra
che muoia veramente.
Resisto nel baricentro di questa casa,
all’aria uguale tra le stanze,
a quest’acqua calcare
che bevo come fosse vino,
a te che non mi chiami mai.
Tornerai,
stasera,
domani,
tra duemila anni,
ancora e ancora.