TAIBON La notizia prioritaria è positiva, perché i servizi forestali hanno ripristinato una parte della strada a Pont nell’alta Valle di San Lucano, le località Reane e Campigat non sono ancora raggiungibili perché mancano circa 150 metri di strada da ripristinare, ma il tratto che porta a Pont fino al ponte per Malgonera ora è realtà. La notizia secondaria non dà la stessa emozione, infatti chi ha avuto in appalto i lavori non è stato probabilmente informato che l’uragano Vaia non ha prodotto solo danni, ma ha pure riportato alla luce la storia, ovvero i massi squadrati della cava di marmo nero abbandonati dall’attività estrattiva fiorente negli anni 30 dello scorso secolo. Lo scorso giugno in un nostro notiziario scrivevamo: “Sarà auspicabile a fine intervento in località Pont che i massi squadrati di marmo nero venuti alla luce in seguito dell’evento calamitoso non vengano di nuovo sotterrati, ma messi in evidenza a fianco della strada anche in prospettiva futura di valorizzazione del sito come zona di archeologia industriale in memoria delle famose cave di marmo nero (calcare nodulare bituminoso degli strati di Livinallongo del Ladinico inferiore) in attività fino alle metà del secolo scorso”. Peccato per l’occasione persa in una valle dove si sta facendo di tutto per ricordarne la storia e i pregi naturalistici, intanto si fanno convegni, si raccolgono firme per battaglie importanti e ancor di più meraviglia che i tanti periti minerari (anche quelli presenti nelle amministrazioni comunali) non si siano preoccupati… della storia. Non ci resta che consolarci guardando la foto scattata a gennaio.