BELLUNO Oggi ricorre una data storica: esattamente 40 anni fa venne approvata la Legge 121 che rifondò il sistema della sicurezza del nostro paese dando vita alla Polizia Di Stato, la prima forza di Polizia ad ordinamento civile. Un cambiamento epocale non solo formale. La legge entrò definitivamente in vigore il 25 Aprile 1981, data scelta in modo non casuale. Lo spirito della nascente legge non poteva prescindere da un’organizzazione che valorizzasse i principi della nostra costituzione repubblicana: diritti e dignità degli operatori furono quindi elementi portanti di questo processo di modernizzazione che riuscì a vincere le resistenze delle forze ostili al cambiamento. La legge 121 riconobbe il diritto delle organizzazioni sindacali di essere parte attiva nei processi di contrattualizzazione, sia a livello centrale che periferico. Negli stessi mesi, di pari passo, si concretizzò il progetto della costituzione di un sindacato autonomo di polizia, anche grazie al sostegno economico di alcuni cittadini che raccolsero l’invito alla sottoscrizione economica lanciando sulle pagine de “Il Giornale” da Indro Montanelli, nella generale convinzione che la politica sindacale delle grandi confederazioni forse inadatta a salvaguardare appieno le peculiarità della professione. La Polizia di Stato si affaccia così sul nuovo decennio come istituzione moderna ed efficiente. Il nuovo assetto prevede lo scioglimento del corpo delle guardie di sicurezza e del corpo di polizia femminile che confluirono così nella Polizia di Stato. Venne riconosciuta parità di ruoli, di funzioni e di trattamento economico e normativo fra personale maschile e femminile; le donne, quindi, ebbero la possibilità di accesso anche i ruoli più elevati. Venne consacrato il diritto di tutti gli appartenenti adesso ciarci in sindacati e di poter manifestare, seppur in determinate e vincolanti condizioni, ossia liberi dal servizio e non in divisa.