FASE 2 CON UN’UNICA CERTEZZA: LA RIAPERTURA DI BAR, RISTORANTI, NEGOZI, PARRUCCHIERI ED ESTETISTE. IL GOVERNO NON RIESCE E TROVARE L’ACCORDO SUGLI SPOSTAMENTI INTERREGIONALI. IL TORMENTONE ESTIVO E’ SOLO ALL’INIZIO. SARA’ IL VENETO A DETTARE LE REGOLE AI VENETI CHE DA LUNEDI SI GIOCHERANNO IL FUTURO E POTRANNO PRENDERE IL SOLE IN SPIAGGIA A 4 METRI UNO DALL’ALTRO.
di Mirko Mezzacasa
Il Veneto è pronto a dettare le regole per la ripartenza, da lunedi. A proposito le attività potranno riaprire dal primo giorno della settimana al sabato (anche per 14 ore, dalle 8 alle 22) saltando anche i turni di riposo non essendoci bisogno di alcuna deroga che sarà, eventualmente necessaria per aprire la domenica ma non per supermercati e centri commerciali chiusi da ordinanza regionale che sarà reiterata. In difficoltà i ristoranti per le norme sui distanziamenti, qualcuno potrebbe anche decidere di non riaprire nè lunedi nè mai più. Il Veneto è pronto a riaprire tutto quello che è possibile aprire nel rispetto delle linee guida del Governo che si auspica siano semplici e nel rispetto delle direttive del comitato scientifico. Nessun via libera per le seconde case oltre i confini regionali, non ancora. I supermercati e centri commerciali rimarranno chiusi alla domenica come nel periodo del lockdown. Da Roma si mormora che sarà possibile dare il via agli incontri tra amici e non solo tra congiunti, anche se il Ministro alla salute Roberto Speranza persegue la linea dura, quella del “non si può, non da lunedi” dubbi anche sugli spostamenti interregionali, il Ministro Francesco Boccia frena gli entusiasmi rinviando le decisioni, probabilmente, al 25 maggio. Gli scienziati sono cauti e vorrebbero la vera svolta solo con il 1 giugno cioè tra due settimane. Per domani è atteso lo studio sui dati epidemiologi dopodiché saranno messi i paletti per la ripartenza differenziata per territori. Per venerdi è invece annunciato il nuovo DPCM probabilmente in prima serata in diretta televisiva. Il dibattito è aperto e i politici del Governo dovranno trovare l’intesa che su molti punti ancora non c’è. Di certo la revoca dello stop alle attività commerciali, la sospensione dei grandi eventi e quindi il divieto di assembramenti purché nel frattempo qualcuno non paghi un riscatto o impegni le forze speciali a rischio della loro vita, per riportare a casa qualche rapito dai terroristi, dopo un periodo di “erasmus” alla ricerca di se stesso, perché in questo caso rivedremo le folle sotto casa ad applaudire, baci e abbracci che al resto dell’Italia sono off limits da due mesi e rivedremo in televisione un mare in piena di uomini e donne uno sull’altro a spingere contro i cordoni di malcapitati uomini e donne delle Forze di Polizia. Da ieri in Veneto una nuova rivoluzione, quella dei medici di base che proporranno gli esami in ambulatorio oppure a casa. La telemedicina sarà esperimentata a Padova (10 medicine di gruppo per 150mila assistiti), di seguito a Rovigo e Verona con una spesa prevista di 40mila euro. Elettrocardiogramma, valutazione dei nei, altri accertamenti verranno svolti nello studio medico oppure tra le mura di casa e l’ambulatorio troverà spazio dentro uno zainetto. NELLE ULTIME 24 ORE IN VENETO Tamponi 454.985. Nuovi casi di positivi 43 (lunedi 21) da inizio epidemia 18794, attualmente positivi 5129 (-248) negativizzati/guariti 11960 (+267), in isolamento domiciliare 4713 (-302), ricoverati 779 (-37), in ospedale 658 (-38), ospedali di comunità 121 (+1), terapia intensiva 70 (-1, 33 positivi, 37 negativi), dimessi 3278 (+44) , decessi ospedale 1313 (9) , totale decessi 1705 (24). NELLE ULTIME 24 ORE IN PROVINCIA DI BELLUNO Casi positivi 1 (lunedi 1) dal 21 febbraio 1150 (+1), attualmente positivi 459 (-13) , deceduti 99 (1), negativizzati/guariti 592 (+13), in isolamento domiciliare 770 (-32), ricoverati ospedale San Martino 10 (0) , terapia intensiva 2 (0) , ospedale di Comunità di Belluno 15 (0) Agordo 13 (0).
INCONTRO ULSS1-FP CGIL SULLE CASE DI RIPOSO, 49 OSS – MERCE RARA – SU 242 RICHIESTE “NECESSARIE ALTRE FORZE”
DAI NOTIZIARI DI RADIO PIU GIANLUIGI DELLA GIACOMA