IN VENETO PER IL SECONDO GIORNO I PAZIENTI COVID IN TERAPIA INTENSIVA (184) RISULTANO INFERIORI A QUELLI NON COVID (197). NELLE CASE DI RIPOSO NON SEMPRE LE DIRETTIVE DELLE CIRCOLARI SONO STATE RISPETTATE SECONDO L’ASSESSORE MANUELA LANZARIN E ALLA PROVA DEI FATTI ALCUNE STRUTTURE SONO RISULTATE IMMUNI AL VIRUS, IN ALTRE SI SONO CONTATI TANTI MORTI.
di Mirko Mezzacasa
Mercoledi sarà presa una decisione importante per chi opera nella moda, auto, mobilifici, edilizia. Infatti la cabina di regia potrebbe decidere per la riapertura di queste filiere prima del fatidico 4 maggio, l’ipotesi sul tavolo è quella del 27 aprile. Un’altra ipotesi: riapertura di negozi, bar e ristoranti non prima del 25 maggio, stessa ipotesi per il via libera nelle spiagge. Condizioni per la riapertura le solite: mascherina, guanti, distanze sociali, misurazione della temperatura. Si accende lo scontro sud contro nord con Campania e Puglia che vogliono chiudere le frontiere regionali, per la prima volta al sud di parla di progetto autonomista “Finitela di dire nord contro sud – ha detto ieri il presidente Zaia in conferenza stampa – adesso è il sud contro il nord. Che proposta è quella del presidente De Luca? Chiudere i confini regionali? Cioè blocchiamo anche i treni da Milano in giù?” Nelle case di riposo del Veneto secondo l’Isitituto di Sanità dal 1 febbraio sarebbero morti oltre 1000 nonni per la precisione 1093 mentre il bollettino della Regione ieri ne segnalava 1087 in totale compresi i 918 deceduti in ospedale, quindi secondo L’Iss addirittura il doppio, più di quelli deceduti nelle terapie intensive. L’assessore alla sanità Manuela Lanzarin è intervenuto smentendo i dati nazionali. “Si tratta di un’indagine telefonica – ha detto la Lanzarin – che in Veneto ha interessato solo il 27% delle residenze per anziani” L’ultimo bollettino segnala 1087 decessi, 345 nelle case di riposo con un tasso di mortalità del 15,7% ovvero la metà del dato nazionale. Nella Ulss1 Dolomiti sono state testate 30 strutture, 2456 ospiti, 24 deceduti con un tasso di mortalità del 4% a fronte di una media regionale del 6%, i dati più alti di mortalità nella Ulss Serenissima ed Euganea pari al 9 %. Per il Pd “La Regione finge di non capire e non si occupa del problema eppure è un’ecatombe. Lo dicono i numeri, le famiglie, gli ospiti, i sindaci e gli operatori non il Pd” Dalla Lega la risposta “La sanità veneta è citata come modello, che il Pd si preoccupi delle risposte che il loro Governo non sta dando al territorio e al Paese”. Ieri nella casa di riposo di Trichiana è deceduta un’ospite di 92 anni, Lazzara Comiotto e il sindaco Stefano Cesa precisa “Ci sono alcuni ospiti con la febbre”. Aiuti per le famiglie con il nuovo decreto, a Roma si ragiona sulla possibilità di prorogare il congedo parentale che consente ai genitori di prendere fino a 15 giorni di congedo retribuito con il 50% dello stipendio, sarà inoltre possibile in alternativa riattivare il voucher baby sitter. Altra proposta un aiuto mensile in assegno per i figli a seconda del reddito. Prende infine corpo l’ipotesi di un reddito di cittadinanza per chi non ha alcun sussidio finanziario da 500 fino ad un massimo di 1100 euro a seconda della composizione del nucleo famigliare. Le imprese da oggi potranno chiedere i prestiti con la garanzia dello Stato, 25mila euro per le piccole imprese e l’Abi ha promesso che metterà a disposizione il denaro nell’arco di 24 ore. La presidente di Confindustria di Belluno Lorrain Berton propone di usare i fondi di confine contro le nuove povertà. In Veneto La curva dei ricoveri in ospedale è in decisa discesa (1405), 23 in meno rispetto a sabato e 6 pazienti in meno in terapia intensiva (184). Purtroppo la linea stabile è quella dei decessi, altri 18. Aumentano i positivi (+293) Sono 10.210 gli attualmente positivi, 4648 i negativizzati-guariti (da sabato +362), 11.913 in isolamento domiciliare fiduciario. Dimessi 2191. Negli ospedali bellunesi ieri c’erano 66 pazienti, uno in più rispetto a sabato in area non critica al San Martino (38), terapia intensiva 7 (0), Feltre nessun ricovero essendo anche stata tolta l’area covid, Ospedale di Comunità di Belluno 14 (0), Ospedale di Agordo 14 (0). Decessi totali a Belluno 49 (0), Positivi + 21 da sabato, totale positivi dal 21 febbraio 856 (+21), attualmente positivi 679 (+15), negativizzati 128 (+6 da sabato). Dimessi 91 (+1). Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 19 aprile 2020 14.522 (+ 295) Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 19 aprile 2020: 1143 (+ 17 rispetto a sabato). Sulle strade continuano i controlli delle forze di polizia, ieri gli agenti di Belluno a Ponte nelle Alpi sono stati insultati da un giovane che ha pure postato un video su facebook e il sindacato di polizia ha già annunciato che partiranno le querele verso l’autore del video e tutti coloro che partecipando alla discussione con i commenti hanno denigrato il lavoro dei poliziotti, sulla nostre pagine facebook per colpa di qualche imbecille già segnalato a chi di dovere ed eliminato dal gruppo abbiamo deciso di bloccare ogni tipo di commento, purtroppo anche quelli che mettevano in luce l’ignoranza del giovane a spasso senza protezione con cane e fidanzata. Sabato sono state controllate 660 persone, elevate 38 sanzioni come nel giorno di Pasquetta, il totale delle verifiche in settimana: 4474 comminate 149 sanzioni, una denuncia per falsa dichiarazione, 6 per altri reati. Nel fine settimana Tiziano De Col per Radio Più ha elaborato altre tabelle, quelle relative all’andamento dei contagi nei 16 Comuni dell’Agordino raffrontati ai dati provinciali e regionali, che si aggiungono a quelli che pubblichiamo ogni sera da inizio epidemia con riferimento all’aumento giornaliero dei contagi e a quello che mette in evidenza la percenutale contagi-popolazione. Tra i Comuni più colpiti Rocca Pietore, ieri sera il sindaco Andrea De Bernardin ha informato la sua gente con questo messaggio “Abbiamo una decina di casi positivi. 4 dei quali risultati negativi ad un primo tampone. Un solo caso un po’ più complicato. Gli altri stanno superando bene la loro condizione. Risultati negativi al primo tampone di controllo dopo la quarantena” Il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina è sempre molto attivo sui social, l’unico sindaco che con puntualità informa la sua gente dell’andamento del contagio, l’ultimo comunicato sabato: “in questi tre giorni il numero di positivi al Covid-19 è diminuito, portando da 91 a 87 casi (-4) nel territorio di Cortina d’Ampezzo. Le persone in quarantena (isolamento domiciliare) scendono da 45 a 40 (-5). Sembra finalmente essere iniziata la discesa della curva del contagio”. Infine gli orti anche quelli fuori del Comune di residenza, tanto per cambiare regna la confusione. Sul sito governativo la Faq afferma che si può uscire per coltivare i terreni agricoli anche oltre la propria abitazione, per le seconde case solo in caso di emergenza (crolli, rotture, effrazioni). Ieri l’assessore Gianpaolo Bottacin ha però messo in guardia i bellunesi “Le forze dell’ordine non sono tenute al rispetto di interpretazioni, per questo sarà necessaria un’integrazione del DPCM”.