A TUTTI BUONA FESTA DELLA LIBERAZIONE, ALLE 12.30 E 20.30 LO SPECIALE ALLA RADIO CON GIANNI SANTOMASO, LORIS SANTOMASO E CLAUDIA CATTADORI. QUESTA SERA ALLE 21 E DOMANI ALLE 10.30 IL PROGRAMMA DEDICATO AL GIORNO DELLA LIBERAZIONE
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• Saldo negativo (-321) degli attualmente positivi. I casi in più sono 3.021 contro 2.646 di ieri, 2.922 i guariti nelle ultime 24 ore. In totale sale a 192.994 il numero degli italiani colpiti dall’inizio dell’emergenza; • Nella bozza della Task Force una ripresa a tappe: alcune attività dal 27 aprile e dal 4 maggio, poi i negozi, per ultimi bar e ristoranti. Colao: in caso di deterioramento della situazione si torna in lockdown. ‘Codice rosso’ per le attività ad alto tasso di “aggregazione” come sport e intrattenimento. Zaia accelera: penso già alla fase 3; • “Ricetta” shock di Trump: contro il virus raggi ultravioletti e iniezioni di disinfettante. Poi rettifica: ero sarcastico; • Nel mondo 195mila deceduti, 2.8 milioni i contagi.
CALANO I CONTAGI, I DECESSI RALLENTANO MA SONO SEMPRE TANTI OGNI GIORNO SOPRATTUTTO NELLE CASE DI DI RIPOSO. LA REGIONE SCATTA DAI BLOCCHI DI PARTENZA SENZA ATTENDERE LO START GOVERNATIVO.
Il Veneto ha deciso mollare gli ormeggi e iniziare una navigazione in proprio senza aspettare le imposizioni governative, ieri a sorpresa da Venezia una serie di allentamenti, piccole misure ma che permettono ai più di lasciare le mura di casa per andare a prendere un gelato, una pizza da asporto o un piatto caldo, fiori e piante per il giardino, oppure fare visita ai propri cari in cimitero ma anche lavorare nell’orto anche oltre i confini comunali, nei cantieri edili già aperti o sulle barche in darsena. Per i sindacati una mossa avventata, per alcuni sindaci qualche problema in più. “Mi manca il personale per controllare l’accesso al cimitero – dice il sindaco di Taibon Silvia Tormen – come facciamo ad evitare eventuali assembramenti? Nessuno mi ha chiesto nulla e non saprei come controllare il rispetto delle prescrizioni imposte. Se ci saranno assembramenti interverranno le forze dell’ordine”. Ovviamente è solo un esempio, un altro parere arriva invece da Agordo e dal sindaco Roberto Chissalè “Noi abbiamo fatto immediatamente la revoca dell’ordinanza di chiusura e riaperto il campo Santo già dal pomeriggio di ieri”. Infine da Falcade il sindaco Michele Costa “I cimiteri (plurali perchè sul territorio ce ce sono due – sono aperti oggi come lo erano ieri”. Ieri pomeriggio alle 15 l’ordinanza regionale è entrata in vigore dopo l’annuncio delle 12.30 in conferenza stampa, subito anche una lettera alle Prefetture Venete “In comitato operativo – ha detto l’assessore Gianpaolo Bottacin – ho concordato con il Ministero dell’Interno di informare le Prefetture che applichino l’ordinanza secondo le interpretazioni che abbiamo concordato in Regione onde evitare sanzioni che poi richiedano ricorsi”. Per domani sono attese le linee guida della ripartenza del Governo, il DPCM sarà firmato lunedi, è probabile che non serva più l’autocertificazione per gli spostamenti che probabilmente da metà mese saranno possibili su tutto il territorio nazionale. Qualche cosa già è filtrato ma serviranno le conferme: sono quattro le date chiave, nelle intenzioni del Governo, per la “fase 2”. Quattro lunedì che scandiscono le ripartenze dopo il lockdown deciso per contenere l’epidemia di Coronavirus. Il programma rallenta se l’indice R0 ricomincia a salire. • :factory: il 27 aprile riaprono le fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura.
• 🏗 il 4 maggio via libera a tutti i cantieri, insieme alle industrie del tessile e della moda. Ripartono anche Lotto e Superenalotto. Ci sarà l’allentamento dei divieti di spostamento, mantenendo comunque l’autocertificazione. • :department_store: l’11 maggio toccherà alla vendita al dettaglio (abbigliamento, calzature e tutti i negozi rimasti chiusi fatta eccezione per i centri commerciali e i mercati rionali che non vendono alimenti) • :coffee: il 18 maggio riapriranno bar e ristoranti. 1 metro dal bancone, 2 metri tra un tavolo e l’altro, mascherine e guanti per i camerieri: queste le regole. La situazione nel Veneto: Positivi in aumento, posti liberi in ospedale ma sempre troppi decessi, altri 18 in 24 ore. Aumentano i positivi + 348, attualmente positivi 9679 deceduti 1244, negativizzati 6306. In ospedale: 30 pazienti in meno in area non critica (1276), 10 in meno in terapia intensiva (130). In Provincia un altro dato elevato di positivi + 55 (ma anche 448 tamponi in un solo giorno) le persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva sono oggi 1.298 (- 29 rispetto a giovedi). Un paziente in meno all’ospedale San Martino di Belluno, e un paziente in meno negli ospedale di comunità di Belluno, sempre 7 i pazienti in terapia intensiva. Nessuna variazione ad Agordo (19). La curva del contagio è dunque tornata a salire, superati i 1000 casi di positività, ieri altri 2 decessi in ospedale entrambe le vittime erano ospiti della casa di riposo Padre Kolbe di Pedavena. Hanno perso la vita Giovanni De Carlo 94 anni ricoverato in Geriatria (bassa intensità) al San Martino di Belluno, una donna di 80 anni morta al Pronto Soccorso dello stesso ospedale.