NELLE CASE DI RIPOSO DEL BELLUNESE 65 DECESSI MA OGGI 19 SONO “PULITE”, IN 10 IL VIRUS E’ STATO FERMATO, IN ALTRE DUE LA SITUAZIONE E’ ANCORA CRITICA MA DAL 21 APRILE AD OGGI SI CONTANO 15 CASI DI POSITIVITA’ IN MENO. AUMENTANO I PAZIENTI GUARITI (531) E PER LA PRIMA VOLTA DA FEBBRAIO I MALATI SONO IN NUMERO MINORE (522). FLUSSI DI TRAFFICO NELL’AGORDINO CON LA FINE DEL LOCKDOWN: +600% A COLLE SANTA LUCIA RISPETTO ALLA SCORSA SETTIMANA ANCHE PER LA CHIUSURA DELLA PROVINCIALE DELLA VAL FIORENTINA, +7% AD AGORDO (203 AGORDINA) E +49% A LA VALLE SULLA STRADA PER PASSO DURAN.
di Mirko Mezzacasa
E’ braccio di ferro tra Governo e Regioni, Roma è per la riapertura anticipata, non più il 1 giugno per bar, ristoranti, parrucchieri ed estetiste, la nuova data è quella del 18 maggio tra 10 giorni. Venezia, Udine e Genova insistono per la ripartenza anticipata alla prossima settimana. Le pressioni dei Governatori per anticipare la ripartenza almeno dei negozi al dettaglio sono proseguite per tutta la giornata di ieri ma il Ministro Francesco Boccia ha detto di no, prima va verificato l’andamento dell’epidemia almeno per tutta la prossima settimana e se tutto andrà nel verso giusto le serrande si alzeranno lunedì 18. Anche per gli spostamenti tra regioni c’è una nuova data, quella del 25 maggio. “Noi stiamo chiedendo le aperture immediate – ha detto ieri Luca Zaia dalla conferenza stampa di Marghera – lo scenario del 1 giugno per è glaciale. Lo scenario epidemiologico al contrario è notevolmente cambiato. Vogliamo riaprire non il 18 ma prima possibile.Siamo pronti, ma non abbiamo base giuridica per dare il via libera. La Calabria è davanti al Tribunale Regionale (Tar) e non vogliamo finire nella stessa situazione, da evitare per il bene dei cittadini”. E’ andata meglio al Clero, le proteste della Cei hanno sortito un risultato importante, dal 18 maggio riaprono le chiese e i fedeli potranno tornare a messa, mascherine per tutti e guanti per i parroci che distribuiranno la comunione da mano a mano. La Regione Veneto prosegue sulla sua strada con le sperimentazioni al plasma, la banca del sangue è realtà e 12 sono i pazienti in cura con risultati soddisfacenti “Abbiamo scritto a tutti i direttori generali – ha detto Zaia – ci penseranno loro a chiamare i malati guariti. E’ un sangue particolare con la sua filiera, arriverà una lettera a casa e chi vuole mettersi a disposizione. La banca ha già dei depositi di plasma. Adesso vogliamo fare una cosa a tappeto siamo stati i primi a costituire la banca del sangue”. Ieri la Ulss1 ha reso noti i dati sulle case di riposo, 19 sono le strutture che non contano alcun contagio, tra queste la Rsa di Agordo, Villa San Giuseppe di Livinallongo e sono il 65,2% del totale.Come ricordato la scorsa settimana alla casa di riposo di Livinallongo è risultato negativo anche il terzo giro di tamponi, la struttura è stata oggetto anche di un controllo dello Spisal che non ha riscontrato irregolarità o motivi di preoccupazione. In 10 case di riposo dove il virus ha fatto la sua comparsa la situazione è decisamente migliorata, sono invece 2 i casi più preoccupanti, la casa Padre Kolbe di Pedavena (100 contagi e continui decessi) e la Rsa di Trichiana. Il numero dei morti è ormai arrivato a 65 nelle strutture della provincia, in calo i positivi, 15 in meno rispetto all’ultimo rilevamento del 21 aprile. A proposito di Asca, l’azienda investe 207mila euro per l’welfare aziendale. Ai dipendenti viene riconosciuto un bonus monetario, un premio di risultato da 3300 euro l’anno per chi raggiunge il massimo della valutazione, per chi rimane in azienda almeno 2 anni ulteriore gratificazione da 1500 euro una tantum. Continuano i controlli delle Forze dell’Ordine, 40 i controlli della Guardia di Finanza nelle Farmacie e Parafarmacie, non sono emerse irregolarità, 74 le pattuglie impegnate su strada, 43 sui sentieri dolomitici per un totale di 775 controlli. Dalla Prefettura: altre 14 sanzioni nella giornata di mercoledì, 547 le persone controllate in un solo giorno, 1640 da inizio settimana con 36 sanzioni inflitte. Sempre nella giornata di mercoledì sono stati controllati anche 1250 attività commerciali e un titolare è stato sanzionato. A Feltre i Carabinieri c’hanno messo meno di 24 ore per dare un nome al vandalo che ha affisso ovunque volantini contro Confindustria e sindacati che hanno incassato la solidarietà di tanti. “Confindustria assassina” oppure “Invece di chi va a correre odia chi ti manda a lavorare ” e ancora “Se devo scegliere tra pagare la spesa o l’affitto non pago niente”. Ieri il sito di RadioPiù ha condotto un’indagine sugli spostamenti in vallata raffrontando i dati alla scorsa settimana e a gennaio. Emerge un numero molto alto +600% a Colle Santa Lucia, probabilmente dovuto alla chiusura della strada della Val Fiorentina con tutto il traffico per il fondovalle e dallo zoldano per la strada del Belvedere dove transitano quotidianamente anche i mezzi impegnati nella ricostruzione del territorio post vaia. Ad Agordo (regionale 203 agordina) +7% in una settimana e -36% da gennaio, a La Valle Agordina (provinciale del Duran) +49% dalla scorsa settimana e -36% da gennaio. Ieri in Veneto: 9 i decessi in ospedale (compresi le strutture di comunità) nuovi casi di positivi +80 (mercoledi 89), attualmente positivi 6378 (-361) deceduti 1619 (+40), negativizzati/guariti 10579 (+401) in isolamento domiciliare 5773 (-402), ricoverati 969 (-39), terapia intensiva 86 (-3), negativizzati ospedale 409 (+6), dimessi 3054 (+46), decessi ospedale 1269 (9). Ieri in provincia di Belluno, nessuno decesso, casi positivi 4 (mercoledi 2), attualmente positivi 522 (-35) , deceduti 92, negativizzati/guariti 531 (+38), in isolamento domiciliare 957 (-35), ricoverati ospedale San Martino 24 (-2), terapia intensiva 5 (0), ospedale di Comunità di Belluno 13 (0) Agordo 24 (0).