credit: stralcio da una puntata di “parole e note” di Radio Capital 04/04/2018, foto copertina raiscuola.it
TUTTO CHIUSO FINO AL 3 MAGGIO? DAL VENETO: “BASTA IPOCRISIE, IL LOKDOWN IN VENETO NON ESISTE, IL 60% DELLE AZIENDE HA RIAPERTO”.
Anche un gruppo di sindaci nel capitolo dei “de coccio” che si sono detti “umiliati, imbarazzati e amareggiati”, ieri a Monselice protestavano contro la Regione, per la Polizia Locale pur muniti di dispositivi costituivano un assembramento. A Belluno multato Lee Li beccato al bar a bere il caffè, è l’imprenditore cinese che pochi giorni fa ha donato migliaia di mascherine ai bellunesi. Polizia: niente festa per colpa del Covid.
di Mirko Mezzacasa
Pasquetta, primo maggio, tre maggio. Sono già tre le ipotesi per la ripartenza, l’ultima è infatti quella del 3 maggio cioè tra 21 giorni, e fino ad allora saranno ben poche le deroghe che verranno concesse anche se la regola del silenzio assenso attuata dalle Prefetture ha messo in strada parecchia gente e riaperto diverse aziende, secondo Zaia il 60% delle imprese venete. Per il Premier Conte non ci sarebbero le condizioni per il via libera perché il virus non è stato sconfitto, perché gli scienziati frenano e non nascondono ci possa essere una seconda ondata. Quindi la fase 2 slitta. Oggi il DPCM farà chiarezza, per ora è quasi certo che le deroghe saranno concesse alle filiere agroalimentari, cartolerie e librerie. Ieri sera l’Europa ha trovato il compromesso, tolte le condizionalità del Mes e concretizzati i bond europei. Sarà una Pasqua blindata, previsti posti di blocco ovunque ma soprattutto sulle strade per le Dolomiti e per il mare, in strada migliaia di uomini e donne delle forze dell’ordine, controlli con i droni in montagna, e con le motovedette. In piena emergenza spuntano i lazzaroni patentati come l’imprenditore di Frosinone Antonello Ieffi arrestato per turbativa d’asta, prometteva milioni di mascherine in cambio di milioni di euro ma era una montatura per accedere al bando Consip da 15,8 milioni, a Latisana la Guardia di Finanza ha sequestrato 7000 mascherine messe in vendita con un ricarico del 400%. A proposito di mascherine Luca Zaia chiede a gran voce al Governo da giorni di togliere l’ordinanza governativa che prevede il blocco (confisca) delle protezioni. In ballo ci sarebbero almeno 3 milioni di mascherine e 300 mila guanti bloccati alla dogana e intanto i prezzi vanno alle stelle. “Il mercato è aperto – ha detto Zaia – non ha senso mantenere l’ordinanza delle confische, noi abbiamo i magazzini pieni e continuano ad offrircene ma al momento non ne abbiamo più bisogno” . Le terapie in Veneto “respirano”, ieri 19 pazienti in meno in terapia intensiva, ma 29 decessi in ospedale (5 nelle case di riposo) è quindi ipotizzabile che gran parte delle persone decedute fossero ricoverate nel reparto dei pazienti gravi. Registrati 464 nuovi infetti (nelle 24 ore). Un’ impennata perché i tamponi ora vengono processati “a nastro”. Sale ancora il numero dei negativizzati, 77 nelle ultime 12 ore. In isolamento fiduciario ci sono ancora 18 553 persone. Il totale dei decessi 784 di cui 717 in ospedale (13 negli ospedali di comunità). Sono 80 i pazienti negli ospedali bellunesi, nelle 24 ore un paziente ha lasciato la terapia intensiva (8), a Feltre occupato un solo letto dopo le tre dimissioni nelle ultime 12 ore. Sono 42 i pazienti ricoverati in area critica al San Martino, due in più rispetto a ieri. Negli ospedali di comunità: 15 a Belluno (+1) e 14 ad Agordo (+1). Ieri nessuno decesso dopo i 4 degli due giorni precedenti, negli ospedali bellunesi dall’inizio dell’epidemia sono morte 30 persone. Nel capitolo dei “de coccio” fanno la loro comparsa un gruppo di sindaci della bassa padovana che ieri mattina si è radunato a Schiavonia per protestare contro la Regione, era un assembramento non autorizzato e all’invito di sgomberare poiché si sono rifiutati di sono visti rifilare dalla Polizia Locale una ventina di verbali già inviati in Prefettura. Il sindaco di Monselice Giorgia Bedin (leghista) che non ha partecipato alla protesta dai colleghi è stata accusata di aver mandato i vigil,i ma lei ha precisato che non è assolutamente vero non ha ordinato nessun blitz. A Belluno il sindaco Jacopo Massaro che è anche presidente della commissione Anci chiede il sostegno immediato o saranno sospesi i servizi ai cittadini. “Abbiamo bisogno di un segnale forte dal Governo” ha detto perchè i Comuni hanno fatto il possibile ma ora non ce la fanno più. Dai medici partono gli esposti, Aanao e Assomed, le associazioni dei medici, sono pronte a rivolgersi alla Magistratura tramite i Nas di Padova, hanno steso un documento in 18 pagine con le presunte omissioni e mancanze in merito alla sicurezza. A Belluno sono 14 i medici positivi che lamentano la mancata prevenzione. Da Venezia la risposta di Zaia: “Non ho visto il ricorso che è ammesso in democrazia. Se le associazioni ritengono interpellare la Magistratura è giusto lo facciano, mascherine e dispositivi sono stati una tragedia. Abbiamo vissuto 4 settimane da panico. I direttori risponderanno quando saranno chiamati. Saranno chiarite le situazioni una volta per tutte. Allora non c’era niente sul mercato, punto. Se qualcuno vuol sostenere che c’era di tutto ce lo dimostri. E’ un problema che ha interessato tutto il mondo, tutti ci siamo trovati nella bufera. Ci siamo preparati con l’ombrello ma ci voleva un capannone di cemento armato. Erano i medici che dicevano che era una simil influenza ci sono medici che hanno parlato contro medici”. Oggi sui giornali titoli cubitali per il Ministro Federico D’Incà che ammonisce Zaia invitandolo alla prudenza dopo che ha affermato che il lokdown è finito perché il 60% delle aziende venete ha riaperto “Prudenza non ripetiamo l’errore di Bergamo” dice il Ministro nelle stesse ore in cui sale la preoccupazione in Wanbao Acc di Mel dove 300 lavoratori guardano ad un futuro incerto. Su questa vicenda ancora una volta il Ministro bellunese non proferisce parola circa la defenestrazione di Maurizio Castro voluta dal suo collega di partito del movimento 5Stelle, il Ministro Pattuanelli, friulano come il nuovo avvocato che dovrebbe togliere dalle sabbie mobili l’industria di Borgo Valbelluna. Tanti auguri agli uomini e alle donne della Polizia, oggi è la loro festa, la numero 168 che passerà sotto traccia con il ricordo dei Caduti e la deposizione delle corone d’alloro. La festa era tra l’altro prevista ad Agordo in sala Don Tamis ma l’epidemia anche in questo caso ha scardinato i piani del Questore Lilia Fredella.