Oggi, sabato 26 ottobre, ricorre l’undicesima edizione della “Giornata nazionale Avo” dove Avo sta per Associazione volontari ospedalieri. Diciamo subito, con una punta di orgoglio, che a Belluno il benemerito sodalizio è attivo da 27 anni e proprio in questi giorni annuncia il ventinovesimo corso di formazione per volontari Avo in ospedale e in casa di riposo. In un pieghevole incuriosisce l’immagine di un bicchiere d’acqua che, secondo la dicitura che lo accompagna, “ha una storia da raccontare”. Si spiega infatti che Associazione è nata oltre 40 anni fa proprio da un bicchiere d’acqua: un paziente solo e in difficoltà trovò qualcuno pronto ad aiutarlo. E si sottolinea che: “Sono proprio questi piccoli ma preziosi gesti che con gli anni hanno fatto grande Federavo, la Federazione che raccoglie le Avo di tutta Italia e che oggi rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario. Viene quindi precisato che Avo è presente oggi in tutte le più importanti strutture ospedaliere e case di riposo, con 227 sedi e quasi 26 mila volontari che offrono il loro servizio – doveroso sottolinearlo – qualificato e gratuito. Avo nazionale festeggia dunque oggi 44 anni di attività con l’undicesima Giornata nazionale. Per quanto riguarda la realtà bellunese, Avo è stata costituita nel 1992 ed è presente negli ospedali “San Martino” del capoluogo e “Giovanni Paolo II” di Pieve di Cadore oltre che nella casa di riposo “Maria Gaggia Lante” di Belluno (nella foto). Oggi, i volontari saranno nella centralissima Piazza dei Martiri dalle 9 alle 12 per fornire ogni utile informazione agli interessati a conoscerne l’attività e ricordare con quello che è lo slogan che annuncia il 29. Corso di formazione, che “Anche tu puoi donare un sorriso” seguendo il ciclo di lezioni del corso per aspiranti, impegnandosi nel tirocinio in ospedale o casa di riposo (affiancati da un volontario “tutor”),valutando la propria disponibilità a svolgere un servizio responsabile e costante e a frequentare le riunioni periodiche nello spirito dell’Associazione. Della quale ecco, in sintesi, alcuni dati presenti nel sito dell’Avo veneto: Avo Belluno è nata nel 1992 per volontà di 6 soci fondatori. Dopo il primo corso di formazione, tenutosi nel marzo dello stesso anno, 32 aspiranti volontari, affiancati da volontari dell’Avo di Cittadella, presero servizio nei 3 reparti di geriatria, medicina, infettivi. L’anno seguente fu stipulata la convenzione con l’Unità sanitaria. Grazie agli annuali corsi di base, l’associazione è gradualmente cresciuta, raggiungendo l’attuale ottantina di volontari 72 dei quali in servizio. Ciò ha consentito di estendere la preziosa attività a 10 reparti ospedalieri e alla Casa di Riposo per anziani. Presidente è il dott. Pier Giorgio Olivieri, vice presidente Maria Grazia De Marco; consiglieri: Adriana Stragà, Gianna Tamburlin, Pieremilio De Cia, Annarita Lagrotta, Anna Mauriello Anna. Una significativa iniziativa a cui l’Avo Belluno ha contribuito è stato il progetto “Noi per loro” che ha permesso di dotare il reparto di pediatria di una postazione multimediale attraverso la quale i bambini ricoverati possono collegarsi con le scuole frequentate e con le altre scuole ospedaliere italiane. Per quanto riguarda il prossimo corso di formazione (lezioni nella sala riunioni dell’ospedale di Belluno) ecco gli appuntamenti: lunedì 4 novembre dalle 17,30 saluto delle autorità e conversazione sul tema: “Avo: ieri, oggi, domani, sempre” con l’ing. Francesco Donà, vice presidente Avo del Triveneto; mercoledì 6 alla stessa ora: “Il decalogo Avo” con volontari di Avo Belluno; martedì 12: Testimonianze da parte di volontari; venerdì 15: “Approccio palliativo al malato” con il dott. Giuseppe Fornasier, dirigente dell’Unità operativa di cure palliative dell’ospedale “San Martino”; martedì 19, sempre alle 17,30: “La malattia e il senso del tempo” con la psicologa Chiara Sgorlon. Conclusione lunedì 2 dicembre su: “Malattia, sofferenza, filosofia” con il prof. Giulio Bianchi, filosofo già insegnante nei licei.