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SAN TOMASO AGORDINO nelle località ROI E PIANEZZE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e non può essere usata per scopi alimentari nemmeno mediante bollitura. Viene effettuato da settimane un servizio sostitutivo con autobotte.
BLACK OUT A VALLADA: OGGI 4 ORE SENZA CORRENTE
VALLADA Enel comunica che oggi dalle 9 alle 13 sarà interrotta l’erogazione di energia elettrica per effettuare lavori sugli impianti. La corrente mancherà in frazione Sacchet ed Andrich.
Purtroppo a questa linea elettrica è “agganciata” anche la postazione radio-televisiva di Monte Celentone, significa che martedi mattina radio e televisioni non riceveranno i segnali dei programmi per la ripetizione verso: Canale d’Agordo, Caviola, Falcade. E’ interessata anche l’emittente RADIO PIU’, infatti non essendo la postazione prevista di gruppi elettrogeni e non avendo l’Enel previsto soluzioni alternative la radio sarà spenta per 4 ore.
Fortunatamente potrà scattare il piano B, lo streaming, quindi il segnale radiofonico sarà disponibile su cellulari e computer direttamente dal sito internet www.radiopiu.net o ancora meglio tramite la nuova app per IOS e ANDROID disponibile tanto sul sito che negli app store.
Radio Più si scusa per il disagio come facilmente intuibile indipendente dalla volontà dell’azienda.
MALTEMPO IN AGORDINO, SI CERCANO SOLUZIONI
AGORDO
di Gianni Santomaso
I LAVORI SULLA STRADA PER IL RIFUGIO CARESTIATO
ANDREA DE BERNARDIN SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN – ANNOSO PROBLEMA STRADA DI PASSO FEDAIA LATO TRENTO
ROCCA PIETORE Il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin scrive al Presidente della Provincia Roberto Padrin. Strada di Passo Fedaia lato Trentino.
LA LETTERA
Egregio presidente della Provincia Roberto Padrin,
espongo un problema che sta diventando insopportabile per tutta la zona dell’Alto Cordevole ma tanto più per il Comune di Rocca Pietore. Parliamo della strada del Passo Fedaia, lato Trento, spesso chiusa in inverno per pericolo valanghe in zone in cui necessiterebbe intervenire con fermaneve e paravalanghe. Annoso problema che non vede sbocchi in quanto la strada interessa poco o niente la Provincia di Trento. Non sarà che hanno escogitato un modo ineluttabile per far si che i turisti dalla Valle di Fassa non riescano a raggiungere gli impianti di Malga Ciapela o il Comprensorio di Alleghe? Ma queste sono inutili illazioni in questo momento.
Rimaniamo invece nell’alveo dei problemi reali economici e turistici che queste continue chiusure che non vedono soluzione alcuna hanno creato, rendendo il Fedaia un Passo di secondo ordine con problematiche simili solo a quelle del sicuramente meno famoso Passo Manghen (TN) . Così la politica del passato della Provincia Autonoma di Trento ha ridotto uno dei Passi dolomitici più panoramici e belli. Ora però la cosa assume aspetti ancor peggiori con una chiusura estiva in piena stagione, avvenuta dopo una colata detritica di proporzioni sicuramente minori alle numerose avvenute sul versante veneto e dove prontamente è stata ripristinata la viabilità. Se volessi pensar male direi che tutti i problemi si risolveranno da soli il 13 settembre, giorno della chiusura della Funivia di Malga Ciapela sul lato Veneto. Ma siccome non sono un pettegolo, non lo dico….
Mi chiedo se con questa amministrazione provinciale trentina non si riesca a dialogare e a capire di conseguenza che intenzioni hanno. Anche per una norma di buon vicinato……
Si riesce con la provincia ad affrontare il problema considerato che sul lato Veneto la S.P. 641 in questione è gestita da Veneto Strade ma per conto della Provincia di Belluno?
Grazie
Andrea
Sindaco di Rocca Pietore
DILLO A RADIO PIU… DAL RIFUGIO LARESEI, PER NOI IL TURISMO E’ VITALE COSI’ PER CHI QUI LAVORA
RADIO PIU’ Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera arrivata in redazione dal Rifugio Laresei
Cara Radio Piu’…
come sai ho acquistato il Rifugio Laresei 4 anni fa, investendo tempo, risorse e sacrifici miei e della mia famiglia, senza nessun rimpianto, ed anzi sempre con maggior entusiasmo e voglia di fare. Ti scrivo in merito all’ articolo che ho letto di Claudio Prà, a mio parere è una visione un pochino miope e non obbiettiva dell’argomento. Io da operatore in prima linea, potrei trarre un bilancio differente. È vero che la quantità di afflusso di turisti sulle Dolomiti è stato notevole, ma è anche vero che io vedrei questa cosa come un’opportunità e una spinta a far crescere il turismo sul nostro territorio in qualità ed anche, solo se sostenibile in quantità ( nuove infrastrutture, viabilità migliorata e trasporto pubblico potenziato…ecc..). Credo che ognuno debba essere responsabile delle parole che pronuncia e che scrive, e definire un turista cafone (che poco o tanto porta soldi agli operatori e alle loro famiglie), ponga chi lo sostiene su di un pulpito che dubito possa esserne all’altezza (a meno che non sia il principe Carlo o ci si senta in odore di santità). La mia attività, grazie all’aumento di lavoro delle ultime stagioni, ha di media dai 10 ai 15 dipendenti con relative famiglie a carico. Per me è importante difendere il loro ed il mio operato, che per noi è vitale. Grazie ancora e ciaoMax Manfroi
Rifugio Laresei(foto infodolomiti.it)
L’ARTICOLO DAL NOSTRO SITO
SE DESMONTEGHEA 2020 A FALCADE, L’EVENTO CI SARA’ PUR DIVERSO DAL PASSATO PER L’EMERGENZA COVID
FALCADE La Se Desmonteghea in Valle del Biois + in calendario per fine estate, nessun assembramento quindi saranno cancellate le sfilate lungo la regionale 346 così come i tendoni sulla Piana di Falcade. I promotori annunciano un evento più intimo ma nel segno della tradizione. Al programma ci stanno lavorando i neo eletti del direttivo del Gruppo Folk – Union Ladina Val Biois: MAYRA DE MARCO – Presidente EDDY GASPARI – Vice-Presidente DANILO MARMOLADA, GIACOMO PAOLIN , ANTONELLA SCHENA, ALESSIO XAIZ consiglieri.
FALCADE, LETTERA APERTA DEL GRUPPO ARTISTICO CULTURALE VAL BIOIS
FALCADE Anche il 2020 vedrà la sua edizione di “Se Desmonteghea”, sebbene non sarà un’edizione come le altre. A fronte dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 e delle norme da essa conseguenti, riproporremo una “Se Desmonteghea” diversa, senza tendone e senza la consueta sfilata di rientro delle bestie dall’alpeggio. A non mancare saranno invece il nostro spirito, la cura nella ricerca di un programma legato alla tradizione, l’amore per la montagna e tutte le sue attività lavorative, la collaborazione di un’intera valle, nel rispetto delle norme imposte, i piccoli artigiani, i prodotti tipici, le eccellenze locali, gli animali. Non è stata una scelta facile, ma dopo aver a lungo ragionato e tanto lavorato già prima del lockdown, abbiamo deciso di riproporre un’edizione alternativa, che non potrà certamente accogliere la miriade di persone che ormai Falcade era pronta ad ospitare l’ultimo weekend di settembre, ma che vorrà comunque mantenere l’impegno degli ultimi anni. Cercheremo di ricreare il clima che ci ha contraddistinto di edizione in edizione secondo una nuova modalità, su cui ancora stiamo ragionando tenendoci aggiornati sulle normative costantemente in evoluzione. Non sappiamo definire ancora precisamente come sarà impostata “Se Desmonteghea 2020”, ma vi basti sapere che siamo al lavoro. Scriviamo queste poche righe perché è giusto ribadire che non mancheremo a un appuntamento che abbiamo fatto nascere e crescere per sedici anni fino ormai a rappresentare uno dei più partecipati e attesi eventi dell’Agordino. Quest’anno, però, non avrà le capacità né le condizioni ideali per essere una grande festa pronta ad accogliere la mole di visitatori a cui ci eravamo abituati. “Se Desmonteghea” è e resta la festa delle Malghe, nella valorizzazione di una tradizione che il Gruppo Folk – Union Ladina Val Biois cerca di ricordare al meglio, proponendo scorci diversi di quella che era la realtà dei nostri nonni e bisnonni, fra cultura, enogastronomia, musica e balli. Quest’anno sarà più piccola, forse più intima, ma riempirà comunque quel fine settimana così tanto atteso
DATI E GRAFICI DI TIZIANO DE COL
EMERGENZA COVID 19 PROVINCIA: AGGIORNAMENTO AL 31 AGOSTO
BELLUNO Le ultime ore di attività laboratoristica (alle 14.00 di ieri refertati 387 tamponi) hanno messo in evidenza le seguenti nuove positività: un cinquantenne di nazionalità italiana già in isolamento per sintomatologia simil covid; un giovane di nazionalità straniera contatto stretto di caso confermato, già isolato da tempo, asintomatico; un quarantenne straniero già isolato per sintomatologia simil covid; un’anziana, già isolata a domicilio per sintomatologia respiratoria, identificata con tampone rapido in Pronto soccorso (poi dimessa), ieri confermata con tampone standard. Il drive in di Feltre ha eseguito la seguente attività per soggetti di rientro dalle vacanze: 20 tamponi per rientri dalla Croazia, 12 tamponi per rientri dalla Sardegna, 5 da Spagna e 4 da Francia. Avviato dal Dipartimento di Prevenzione lo screening sierologico a favore degli insegnanti non assistiti dai 53 medici di famiglia aderenti al progetto nazionale. Sono partiti i drive in di Belluno e di Feltre eseguendo complessivamente 197 test (129 Belluno e 68 Feltre): tutti i test sono risultati negativi. Oggi partirà il terzo drive in per test sierologici a Tai di Cadore. Nel drive-in vaccinale di Belluno al San Martino inizia oggi la somministrazione del vaccino anti pneumococcico a favore dei soggetti non già vaccinati di età compresa tra 65 e 69 anni. Questa vaccinazione assume alta priorità in vista della stagione fredda, anche allo scopo di meglio gestire eventuali infezioni da COVID (sia in relazione alla diagnosi differenziale sia in relazione a possibili complicanze). L’offerta vaccinale contro lo pneumococco proseguirà nelle prime settimane di settembre, nei quattro drive in aziendali (Belluno, Feltre, Tai di Cadore e Caprile), in vista dell’impegnativa campagna di vaccinazione antinfluenzale che inizierà a ottobre. Tutti i soggetti interessati dall’offerta vaccinale sono stati convocati con lettera, con appuntamento dedicato.
LUXOTTICA CONSIGLIA IL TAMPONE AI DIPENDENTI CHE RIENTRANO DALLE VACANZE
AGORDO Continua la prevenzione all’interno degli stabilimenti Luxottica per evitare contagi da Covid-19. L’azienda ha comunicato a tutti i dipendenti del gruppo che sono a disposizione i tamponi gratuiti per tutti coloro che fanno rientro dalle vacanze estive. Non un obbligo ma un suggerimento da parte di Luxottica alle maestranze. Il dipendente potrà richiedere il tampone in forma gratuita in azienda tramite il proprio responsabile che si metterà in contatto con l’infermeria per prendere un appuntamento in tempi brevi.
AL VIA IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE 2020
BELLUNO Al via i nuovi progetti di servizio civile regionale per giovani tra i 18 e i 28 anni. A disposizione vi sono ben 30 posti in provincia di Belluno, che consentiranno opportunità di crescita personale e professionale dei ragazzi coinvolti in svariati settori. L’organizzazione è a cura del Comitato d’intesa di Belluno e dell’Unione montana feltrina, i cui progetti sono stati entrambi approvati dalla Regione: il primo ha per titolo “Ottava edizione promotori di solidarietà nella Provincia di Belluno” e l’altro “Protezione civile: condividiamo le esperienze. Uniamo le forze. Seconda edizione”. I giovani verranno impiegati nei settori di promozione ed organizzazione di attività di assistenza – servizio sociale e di protezione civile: sono previsti 18 ore di impegno settimanale per un anno e un rimborso di 270 euro al mese. Molte le associazioni coinvolte che ospiteranno i ragazzi interessati nel progetto “Promotori di solidarietà”: Acli provinciali, Aipd, Amici delle scuole in rete, Anffas, Apaca, Assi, Belluno-Donna, Cantiere della Provvidenza, Comitato d’intesa, Consorzio Pro loco dell’Agordino, Croce Bianca Cortina d’Ampezzo, Croce Verde Alleghe, Cucchini, Fondazione Papa Luciani, Insieme si può, Parrocchia di Santa Giustina, Portaperta-Casa Margherita, Portaperta-Il palloncino rosso, Pro loco Longarone, Pro loco Pieve Castionese, Società nuova (doposcuola Opplà), Volontari ambulanza e protezione civile Rocca Pietore, Volontari Croce Bianca Livinallongo. Coinvolti, nel progetto “Protezione civile”, i Comuni di Belluno, Borgo Valbelluna, Longarone, Lozzo di Cadore, Ponte nelle Alpi, San Pietro di Cadore e l’Unione montana Cadore Longaronese Zoldo. I giovani interessati dovranno presentare apposita domanda entro le 14 del 30 settembre. Per informazioni: Comitato d’intesa (Paolo Capraro e Paola Benvegnù 0437 25775, 392 0050327, [email protected] – www.csvbelluno.it), Unione montana feltrina (Andrea Raveane e Selene Costa 0439/396033/236, [email protected] – www.feltrino.bl.it ).
STASERA L’ASSEMBLEA PER LA VIABILITA’ IN VIA GARIBALDI
di Damiano Tormen
OGGI RIPARTE L’ASILO NIDO AD AGORDO, NON A CENCENIGHE
AGORDO/CENCENIGHE
di Gianni Santomaso
APERTE LE ISCRIZIONI PER L’ASILO NIDO “GIROTONDO”
LONGARONE L’Asilo nido “girotondo” di Longarone è pronto a riaprire i battenti. Dopo 6 mesi di chiusura, finalmente, sarà possibile riavviare il servizio in conformità con tutte le prescrizioni legate all’emergenza SARS-Cov-2. A causa di tali prescrizioni la capienza massima sarà portata a 24 bambini, verrà garantita l’apertura giornaliera di 10 ore e le rette rimarranno le medesime dell’anno precedente fino almeno al mese di dicembre di quest’anno. A novembre verrà fatta una valutazione economica in base all’andamento del servizio che permetterà di capire se si potranno mantenere le stesse rette anche per il 2021. Se si dovesse superare la quota di 24 iscritti, verranno applicati dei criteri di priorità all’accesso stabiliti nel Regolamento del Servizio. Le iscrizioni devono pervenire alla mail dell’ufficio ragioneria dell’Azienda Speciale [email protected]. Chi, in questi giorni, ha già manifestato l’interesse per il servizio riceverà i moduli direttamente al proprio indirizzo mail. Da sabato 19 settembre partirà, inoltre, una nuova iniziativa rivolta ai bambini dai 6 agli 11 anni: la Ludoteca, che per due sabati al mese coinvolgerà i bambini per l’intero pomeriggio con giochi all’aperto, laboratori creativi, spazio al gioco libero e tante altre attività. Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni contattare l’educatrice Silvia alla mail [email protected].
PRIMA RIPRODUZIONE ACCERTATA DI GATTO SELVATICO NEL PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI
FELTRE Il gatto selvatico è oggetto di uno studio pluriennale condotto dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e dall’Università Ca’ Foscari Venezia. Proprio in virtù di questa collaborazione è stato possibile acquisire per la prima volta prove certe della riproduzione di questa specie nel contesto del parco. Grazie ad un progetto triennale di dottorato (Dottorato di ricerca in Scienze Ambientali, 34° ciclo, Università Ca’ Foscari di Venezia), la dottoressa Arianna Spada, sotto la supervisione del Prof. Stefano Malavasi sta indagando, attraverso l’uso di fototrappole, la presenza e la distribuzione di questa specie, assai elusiva, all’interno dell’area protetta. Il gatto selvatico è stato segnalato nel Parco per la prima volta, nel 2014, grazie ad un progetto curato dal Parco in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Venezia. Da allora la specie è stata monitorata attraverso l’uso di fototrappole ma, fino ad oggi, non erano mai stati raccolti dati sulla sua riproduzione all’interno dei confini del Parco. Grazie a questo progetto di ricerca è stato incrementato, a partire dallo scorso anno, il numero di fototrappole installate e questo ha consentito di rilevare, nelle scorse settimane, la prima riproduzione certa di gatto selvatico nel Parco, grazie alla foto di una femmina accompagnata dal suo piccolo. La foto è stata scattata nella parte orientale del Parco, ma i dati raccolti non solo nell’ambito di questo progetto, ma grazie anche alla collaborazione con i Carabinieri Forestali e attraverso progetto “Il sentiero dei lupi” stanno evidenziando una distribuzione sempre più ampia del gatto selvatico all’interno dell’area protetta, confermando l’espansione della specie rilevata anche da altri progetti di ricerca, condotti nelle prealpi bellunesi. “Questo nuovo dato – ha dichiarato il Presidente del Parco, Ennio Vigne – è il frutto di una proficua e consolidata collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia e testimonia dell’impegno costante del Parco nell’ambito delle ricerche scientifiche, che costituiscono uno dei principali scopi istituzionali dell’Ente e sono realizzate grazie alla professionalità del personale interno, ad una fitta rete di collaborazioni con Università e Istituti di ricerca italiani ed esteri e all’indispensabile supporto indispensabile del Reparto Carabinieri del Parco. Le ricerche e i monitoraggi ci consentono di raccogliere informazioni precise e aggiornate sul patrimonio naturale affidato alle cure del Parco, e sono la base sulla quale si fondano le attività di gestione e conservazione”.
CONCLUSA LA RASSEGNA MUSICA NELL’AGORDINO 2020
AGORDO Si è conclusa nella splendida cornice della Valle di San Lucano l’edizione 2020 della Rassegna Musica nell’Agordino, organizzata da Agordo Musica con Asolo Musica e vari enti pubblici e privati. L’avventura del 2020, molto complessa da organizzare per rispettare al meglio tutti i vincoli imposti dalla situazione Covid e non solo, si è decisamente svolta nel migliore dei modi. “Quest’anno siamo partiti con l’idea di fare una rassegna ‘minima’ per non abbandonare i nostri ‘fedelissimi’.. e pensando ad una partecipazione limitata a qualche decina di persone”, ricorda Andrea Bernardi, coordinatore di Agordo Musica e dell’iniziativa, “invece abbiamo praticamente avuto il tutto esaurito sia nei concerti nelle chiese sia negli spazi che avevamo previsto per la musica all’aperto.” Questo ovviamente è dovuto al gran numero di turisti presenti in Agordino ma, come ha ricordato Bernardi nel corso dei vari concerti, “anche ad un forte desiderio di tornare a frequentare eventi culturali, a socializzare anche se a distanza di sicurezza, ad ascoltare buona musica dopo mesi di silenzio.” Anche per Federico Pupo, direttore artistico di Asolo Musica, “c’è stata una grande voglia di stare assieme anche nei vari momenti culturali di cui si è sentito veramente il bisogno. Questa situazione del Covid ha dimostrato che il nutrimento culturale è un elemento fondamentale.” “A questo si aggiunge”, continua Pupo, “l’esperienza pluridecennale che Agordo Musica e Asolo Musica portano avanti nella realizzazione di questi eventi, esperienza che crea quella necessaria tranquillità da parte dei nostri spettatori perché sapevano che avrebbero trovato da una parte musica di qualità e dell’altra anche una situazione in sicurezza alla quale tutti quanti ormai siamo abituati.” “Non resta che darci appuntamento per l’anno prossimo” concludono Bernardi e Pupo, “quando speriamo di poter anche ripristinare gli appuntamenti con vari artisti internazionali che avevamo programmato per quest’estate”.
CONCORSO LETTERARIO “SOSPIROLO TRA LEGGENDE E MISTERI” ANTONIA ARSLAN PRESIEDE LA GIURIA
SOSPIROLO Sarà Antonia Arslan la presidente di giuria dell’undicesima edizione del concorso letterario “Sospirolo tra leggende e misteri” di Pro loco “Monti del Sole” e Biblioteca civica comunale. Scrittrice di fama mondiale, la professoressa Arslan è balzata alla ribalta internazionale nel 2004 per il bestseller “La masseria delle allodole”, da cui tre anni dopo è stato tratto anche l’omonimo film dei fratelli Taviani. Cittadina onoraria di Sospirolo dal 2012, rende omaggio al suo paese, dando lustro al concorso di cui l’anno scorso si è celebrato il decennale. Oggetto del concorso 2020 sono racconti brevi inediti incentrati sul tema delle arti e dei mestieri artigiani nella pluralità del loro manifestarsi nel passato e nella contemporaneità. Il riferimento va anche alle donne e agli uomini che hanno esercitato tali occupazioni – e ancora lo fanno – con abilità e pazienza oltre che ai miti e alle tradizioni che li accompagnano (alcune figure dell’immaginario, ad esempio le anguane, erano legate proprio ai lavori). Il concorso si rivolge ai nati e/o residenti nel Triveneto e la partecipazione è gratuita. Sono previste 4 sezioni: bambini (da 6 a 13 anni); giovani (da 14 a 19 anni); adulti (oltre i 19 anni); scuole (intera classe o gruppi di alunni) primarie e secondarie di primo grado. Nel bando c’è anche un invito particolare per i bambini, che prende spunto da una poesia di Gianni Rodari. Ogni concorrente, singolo o gruppo, può partecipare con un solo racconto inedito della lunghezza massima di 8000 battute, spazi inclusi. Le opere dovranno pervenire via e-mail all’indirizzo [email protected], con oggetto “Concorso letterario Sospirolo”, entro e non oltre il 16 ottobre 2020. La cerimonia di premiazione si terrà a Sospirolo il 22 novembre, in occasione di “Spettacoli di Mistero 2020” di Unpli e Regione Veneto. La nuova edizione è dedicata alla memoria di Gianni Secco, presidente di giuria dal 2014 sino all’ultima edizione. Collaborano Unpli Belluno e Veneto, Regione, Provincia, associazione culturale Veses, latteria di Camolino, Ana Sospirolo. Il bando completo è disponibile su www.sospirolo.net e Facebook (Pro loco Monti del Sole).
LA SEDE DELLO SPI CGIL DI FELTRE DA OGGI NELLA NUOVA SEDE
FELTRE L’ ufficio SPI CGIL di piazza Tancredi Parmeggiani a Feltre si sposta al civico 15 della stessa Piazza. Una sede nuova, con gli spazi previsti dai decreti sicurezza di prevenzione al Covid19. Con la nuova tecnologia per didattica e videocollegamenti Con nuovi servizi. Con un’area dedicata alla cultura. Infatti, oltre alla competente consulenza Pensione, l’estrapolazione dei certificati come CU e OBISM, il controllo dei Diritti inespressi, la contrattazione sociale, la formazione, sarà aperto il servizio di sportello sociale (Area Welfare) dove sarà possibile avere informazioni utili sui servizi offerti dai comuni e dalle amministrazioni pubbliche. Inoltre sarà operativo uno sportello informatico (Area Diritti e benessere) e un punto internet per gli iscritti. Saranno possibili le iscrizioni e la partecipazione a corsi di informatica di base, avere chiarimenti su come si effettuano acquisti on line, come richiedere il PIN Inps e lo SPID, quale è l’uso delle nuove piattaforme digitali, e per info su tutto quello che non sappiamo sul cellulare, su Sms, su WhatsApp ecc. Sarà la sala riunioni il luogo per l’attività culturale. Come dicevamo, con i distanziamenti previsti, nei pomeriggi autunno inverno si potrà assistere a cineforum su film che interessano la nostra storia, i nostri valori, la solidarietà, la giustizia, la legalità. E avvieremo la lettura settimanale dei giornali. La presenza di 5.469 over 65 e di questi 1.786 ultraottantenni, la bassa media dei componenti per famiglia che si attesta al 2,1, gli assegni pensionistici con importi bassi, tanto che il 65% delle pensioni non supera i 1000 euro lordi, indica un tessuto urbano, quello attuale del comune di Feltre, con nuovi bisogni di informazioni e di conoscenza, di convivialità e di servizi.
DARIO BOND E L’INIZIO DELLA SCUOLA
ROMA “Tra mille incertezze sulla ripartenza del sistema scuole, c’è una certezza: il 14 settembre il ministro all’Istruzione non riuscirà a far ripartire il diritto all’istruzione per tutti, un diritto che va garantito in modo gratuito e libero” così esordisce Dario Bond, deputato di Forza Italia. “L’emergenza Covid-19 – sottolinea Bond – ha messo in luce la drammaticità di un sistema scolastico che sta diventando sempre più iniquo e di fronte al quale un ministro incompetente non può dare risposte perchè proprio non comprende le problematiche. Basti pensare che oltre un milione e mezzo di alunni non sono stati raggiunti dalla DaD – e spesso sono le categorie più povere per provenienze familiari e territoriali svantaggiate. Gli allievi disabili hanno vissuto in condizione di isolamento con una conseguente regressione per alcuni irreversibile. Lasciare senza scuola molte aree soprattutto del centro sud significa consegnare i ragazzi alla strada”. Ecco, tutto ciò significa condannare i ragazzi e l’intero nostro Paese a non avere futuro“. L’analisi di Bond prosegue: “Mancano gli ambienti: per il 15% di allievi non c’è la scuola e “occorrono tre mila edifici” secondo quanto dichiarato qualche mese fa dalla stessa ministra Azzolina. Mancano pure i docenti: 85 mila le cattedre vacanti. Intanto le scuole pubbliche paritarie, unici presidi di libertà in certe zone d’Italia, hanno chiuso. Se le scuole paritarie fanno parte del sistema nazionale di istruzione – e quindi svolgono un servizio pubblico – perché le famiglie non sono libere di sceglierle, dovendo pagare sia le tasse (8.500 costa un allievo della statale), sia le rette (solo 500 euro ricevono dallo Stato)? Perché gli insegnanti di queste scuole pubbliche sono discriminati? I loro alunni superano esami pubblici di Stato esattamente come gli altri studenti. Mentre la ministra afferma che “le scuole paritarie fanno parte del Sistema Nazionale di istruzione e non c’è pregiudizio alcuno nei loro confronti”, lo nega nei fatti”. “Ormai siamo alla vergogna. È arrivato il momento che il M5S e il Governo Conte ne prendano atto e la mandino a casa. È il momento che l’Azzolina ritorni tra i banchi per colmare le sue incompetenze, non possiamo permettere che l’Italia abbia un ministro dell’Istruzione che dia lezioni di gaffe” conclude Bond.
VAIA 2018: 150MILA EURO A DISPOSIZIONE DEI PRIVATI
ROCCA PIETORE Il Comune di Rocca Pietore ha comunicato la cifra a disposizione per ristorare i privati che hanno subito danni tra il 27 ottobre e il 5 novembre 2018. Si tratta di una somma complessiva di 150mila euro provenienti da donazioni di privati o associazioni. I beneficiari sono i proprietari di immobili residenti ell’intero territorio comunale. Il termine della presentazione delle domande è stato fissato al 15 ottobre. Le domande vanno presentate all’ufficio protocollo del Comune, oppure per posta con raccomandata o tramite posta certificata. Tutta la documentazione per il bando è disponibili sulla home Page del Comune di Rocca Pietore e nella Sezione Amministrazione Trasparente/ Bandi di gara e contratti/del sito del Comune di Rocca Pietore https://www.comune.roccapietore.bl.it/
AL VIA IL CONCORSO “TRAZIONE E CULTURA IN VAL DEL BIOIS”
FALCADE E’ partito il concorso fotografico “Tradizione e Cultura in Val del Biois”, promosso da PromoFalcade Dolomiti in collaborazione con Gruppo Folk Val Biois e Union ladina Val Biois, per Se Desmonteghea 2020. Il concorso è aperto a tutti gli appassionati oltre i 18 anni, che dovranno rappresentare tramite le proprie foto i colori, gli angoli, i vestiti, gli animali di Falcade e di tutta la Valle del Biois. Vi invitiamo a leggere il regolamento su https://tap.bio/@falcade_dolomiti e vi auguriamo buona fortuna. Info e regolamento: https://tap.bio/@falcade_dolomiti
DON GUIDO NOVELLA LASCIA LA PARROCCHIA DON BOSCO DI BELLUNO, TRASFERITO A ROMA
Cambio al vertice della parrocchia salesiana di San Giovanni Bosco di Belluno. Dopo 5 anni il parroco don Guido Novella lascia perché trasferito in una grande comunità salesiana di Roma-stazione Termini. Il commiato ufficiale sarà domenica 6 settembre con la messa delle 11. Sabato 12 con la messa delle 18,30 presieduta dal vescovo Renato Marangoni ci sarà l’ingresso del nuovo parroco, don Claudio Zamperin (che è già da alcuni mesi in servizio nell’istituto “Agosti”, e che si occuperà anche della scuola dell’Infanzia “Don Bosco” di via Majer che proseguirà l’attività anche se con il 31 agosto è cessata l’attività delle suore Figlie di Maria ausiliatrice ed hanno lasciato la superiora Giannina Baraldo e le consorelle Ivana Plazio e Lia Savorgnan trasferite in altre sedi).Nell’indirizzo di saluto ai parrocchiani sul bollettino della “Don Bosco”, Zamperin scrive fra l’altro: “Un grazie sincero e grande a tutti coloro che con l’esempio ei il ricordo mi aiuteranno a vivere il mio inserimento in questo incarico delicato e prezioso. Il mio ringraziamento va anche a don Guido che in questi ultimi anni ha posto la sua esperienza e le sue qualità al servizio della nostra parrocchia”. Dal canto suo il parroco Novella si è rivolto con commozione, tanto affetto e simpatia ai parrocchiani che sta per salutare, sottolineando: carissimi, non posso e non potrò dimenticare i vostri volti, ed ha quindi espresso gratitudine “per il dono di Grazia che ho ricevuto con voi. Grazie per la dedizione interessata e la generosa disponibilità di moltissimi. Grazie per la competenza e lè’entusiasmo di tanti che danno il loro apporto, rispondendo ai vari bisogno, nell’umile discrezione. Fedeltà ammirevole, settimana dopo settimana. Grazie per la fede profonda di coloro che affrontano la durezza della vita con l’affidarsi alla Provvidenza…”. Questi movimenti – ricordiamo che c’era stata anche la nomina di don Alberto Maschio a direttore della comunità salesiana che comprende l’istituto “Agosti”, e a responsabile dell’Oratorio; don Lorenzo Teston preside della scuola; Paolo Ceccon, vice preside ed animatore della pastorale scolastica oltre che vicario parrocchiale a Limana (unico rimasto della “veccchia guardia” il sempreverde don Vinicio Greggio). Altra novità: da Pordenone dove è stato direttore della comunità salesiana, è giunto a Belluno don Riccardo Michielan che – come si può leggere nell’ultimo numero del periodico della parrocchia – “ci donerà la sua preziosa esperienza di animazione maturata in tanti anni di servizio in varie case della Ispettoria”. Questi “movimenti” ci sollecitano a ricordare, sia pure sinteticamente, la storia dell’Opera salesiana a Belluno. In una rara pubblicazione, una cinquantina di pagine a ciclostile, edita a 50 anni dalla fondazione della “Don Bosco 1924-1974” si scopre che il sacerdote bellunese don Antonio Sperti fin dal 18789 scriveva a don Giovanni Bosco in persona invitandolo a mandare anche a Belluno qualche salesiano per dirigere l’orfanatrofio che il medesimo don Sperti aveva iniziato in città dopo la pestilenza del 1855. Il carteggio si protrasse per diversi anni senza mai arrivare al dunque. Ma… finalmente l’11 settembre 1886, due anni prima della morte del Santo, don Sperti si decise di recarsi a Torino per parlare direttamente con don Bosco. Tornato a Belluno “continuò la corrispondenza col Santo, al quale chiedeva non solo di accettare la sua opera benefica ma anche lui stesso come salesiano”. Il 18 maggio 1898 anche l’infaticabile don Sperti moriva “e con lui parve morire ogni iniziativa in proposito”. Passò un altro quarto di secolo prima che arrivasse a Belluno il primo drappello di Salesiani: il 23 ottobre 1924 don Mario Signorini, don Francesco Carpenè, reduce dalle Missioni dell’India, e il coadiutore Lorenzo Del Favero furono accolti dalla viva cordialità del vescovo Giosuè Cattarossi, dal Prefetto e dalle autorità cittadine e “un’onda di intensa commozione era in tutti i presenti”. Nel dicembre dello stesso anno veniva nominato Ispettore delle Venezie don Giuseppe Festini, bellunese di Casamazzagno in Comelico, che contribuì molto al completamento del nuovo istituto che si apriva in piazza Piloni ed il 1. ottobre 1925 fu aperto anche il convitto per studenti. La chiesa di San Rocco, affidata a don Enrico Terraneo, divenne centro di richiamo spirituale per tanti fedeli del capoluogo e non solo e quando Terraneo morì, 24 anni dopo, la sua opera preziosa fu proseguita da un altro salesiano: don Gerolamo de Martin (già vittima innocente nelle carceri jugoslave di Fiume). Si evidenzia a questo punto il fatto che “la gioventù bellunese trovava nell’ambiente salesiano il clima naturale di gioia serena, di pietà spontanea, di festosa armonia, di studio impegnato, con recite, sport, passeggiate che lasciavano un ricordo incancellabile….”. Ancora storia salesiana: il 3 giugno 1926 il rettor maggiore don Filippo Rinaldi inaugurò solennemente il nuovo istituto intitolato proprio ad Antonio Sperti. Sorsero quindi le associazioni delle Dame patronesse e dei Cooperatori salesiani e fu aperto l’Oratorio festivo. E’del 27 maggio 1928 la costituzione del primo nucleo di ex allievi. Altri sodalizi si sono costituiti nel tempo, uno per tutti il Gruppo micologico “Bresadola”. Nell’aprile 1945 il rettor maggiore don Renato Ziggiotti aveva incoraggiato una nuova opera nella zona dell’Oltrardo anche se era bene avviata l’assistenza religiosa e ricreativa ai ‘birichini” di don Bosco a Borgo Pra. Nel 1952 l’istituzione canonica della nuova parrocchia intitolata a San Giovanni Bosco, affidata a quello che fu il primo parroco: don Edoardo Furlano. Il 27 ottobre 1957 ecco il nuovo istituto Agosti (sorto grazie alla generosa donazione della contessa Giuseppina Agosti); contemporaneamente si avvia la costruzione della nuova parrocchiale che sarà completata dal successore di Furlano, don Giuseppe Ceriotti, e consacrata il 4 giugno 1966; l’8 dicembre 1972 solenne cerimonia per l’apertura della scuola materna con annesso oratorio femminile, affidata alle Figlie di Maria Ausiliatrice.
NELLE FOTO (Renato Bona e riproduzioni dalla pubblicazione “Don Bosco a Belluno): la parrocchiale bellunese di Don Bosco; due espressioni del parroco uscente, don Guido Novella; il suo successore, don Claudio Zamperin; don Riccardo Michielan; le tre suore della scuola materna; il primo parroco, l’indimenticato don Edoardo Furlano; la copertina della pubblicazione; don Antonio Sperti: a lui si deve l’arrivo dei salesiani a Belluno; la sede dell’istituto “Agosti”; i primi ex allievi; i fondatori del gruppo micologico “Bresadola”.
NUOVI ORARI PER LE VISTE AL CASTELLO DI ANDRAZ
Il Castello di Andraz, fino al 13 settembre, sarà visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18. Le visite guidate o libere vanno prenotate al 334 33 46 680 o via mail a [email protected]
ARTIGIANI IN MOSTRA AI CADINI DEL BRENTON
SOSPIROLO Nei fine settimana di agosto e settembre i visitatori potranno vedere all’opera un artigiano. Alterneranno la loro presenza nell’area dei Cadini: Dario Sogmaister, che realizza mosaici utilizzando sassi colorati raccolti dal greto del Piave; Ilenia Gaio, che produce saponi artigianali, ottenuti con materie prime naturali e rivestiti con lana infeltrita e colorata; Luciano De Barba, che crea sculture in legno e terracotta e produce complementi di arredo utilizzando legno vecchio. A settembre è prevista la partecipazione di altri artigiani del circuito Carta Qualità.
“Letture d’estate”, organizzata in collaborazione con le Biblioteche della Valle del Biois:
Per la partecipazione agli eventi si raccomanda la prenotazione allo 0437 1948030 (e-mail: [email protected]) oppure direttamente alla reception dell’ufficio informazioni presso il Museo Albino Luciani di Canale d’Agordo.
OTTAVIO ROSSI PROPHETA IN PATRIA
SAN TOMASO “En giro per Zelat”: riproduzioni artistiche tra le architetture di montagna. Le tappe con partenza ed arrivo a Celat. Organizzazione della Pro Loco di San Tomaso con il contributo della Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno.
IL CIRCO PATUF A CESIOMAGGIORE FINO AL 5 SETTEMBRE
CESIOMAGGIORE La carovana è a Cesiomaggiore dove proporrà gli spettacoli alle 21.15, la domenica anche alle 18.30
EL CANAL DE AGORDO
AGORDO Scavare nel passato, storia ed archeologia da San Gottardo a Pont del Cristo. La mostra è allestita al Museo mineralogico e paleontologico di via 5 maggio con ingresso libero. Fino al 6 settembre il venerdi, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Info: [email protected]
A CANALE IL MUSAL E LA PRO LOCO
Presso il Musal, fino al 28 settembre (fino al 13 settembre tutti i giorni 9.30-12.30; 15.30-18.30; dal 14 settembre: venerdì, sabato e domenica 9.00-12.00; 15.00-18.00), è visitabile la mostra Gli ultimi papi europei: itinerari tra i paesi natali degli ultimi pontefici.
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IERI ALLA RADIO
LA PASTICCERIA SAINT HONORE AD AGORDO
Alla Fabbrica delle Emozioni, in collaborazione con Dersut Giornale & Caffè di Taibon Agordino
di Claudio Fontanive
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
AGORDINOMERON…LA RACCOLTA
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
ZAINO DA VIAGGIO AL FEMMINILE DI PAOLA LANCIATO il martedi alle 10.30 e 1900 la domenica alle 11
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
TRENTOTTESIMA PUNTATA
UN TEMPO CHE FU
AUDIO
C’era la tranquilla serenità che regalavano i larici davanti alla casa dei nonni. Ed i boschi del Pelsa avevano il colore verde cupo dell’estate. I miei sguardi di bambino percorrevano il filo delle creste della grande montagna da nord a sud per poi scendere fino alle case di Colaz. Dove ancora si scorgevano i tabià ed i prati erano curati ed illuminati dal sole del pomeriggio. Il nonno aveva i pantaloni blu e la camicia a quadri e camminava lento davanti a me col secchio di acciaio in mano. Pochi passi e poi infilava la grossa chiave nella serratura della porta della stalla. Due giri decisi tenendola fra medio ed anulare, un tiro al chiavistello e la “porta de stala” si apriva. Un dolce tepore misto a profumo di fieno usciva da quell’antro ancora per me misterioso. La vacca era grande e grigia ed un po’ mi intimoriva con la sua mole. Il nonno entrava, io rimanevo sulla soglia a guardare i suoi gesti sicuri. Un paio di carezze sulla schiena dell’animale e poi si sedeva sullo “scagnel” con il secchio fra le gambe. Mi chinavo per vedere le meglio le sue mani che iniziavano l’operazione della mungitura. Era bello vedere quella mani nodose e forti, abituate a spaccare pietre a colpi di mazza e a “tirà taje” nel bosco, diventare delicate e gentili nell’afferrare con grazia i “tet de la vacia”. Forse anche l’apparentemente semplice gesto di mungere poteva rivelare la vera anima delle persone. In quel caso a rivelarsi era un’anima genuina e sincera celata da un po’ di scorza creata dalla guerra e dalle fatiche di una vita dura. Ma bastava poco per grattare via quella scorza ruvida: un panorama, un’alba limpida d’estate, il mungere la vacca, una mia domanda. Questo bastava per far uscire un’anima semplice e gentile. Le mani del nonno agivano rapide sui “tet” ed il latte pareva uscire come un filo bianco ed invisibile che non si interrompeva mai per diversi minuti. Finchè il secchio era quasi pieno. Terminata l’operazione il nonno si alzava, riponeva il secchio in un angolo e saliva nel tabià. Ascoltavo il fruscio del fieno mosso dalla forca e spinto nel “fumer”. I passi del nonno che scendeva di nuovo in stalla e metteva il fieno nella “carpia”. Poi un pugno di sale che la vacca leccava avidamente con la sua enorme lingua rosa. E a volte avevo paura che potesse ingoiare anche la sua mano insieme al sale, tale era il suo entusiasmo per quella prelibatezza. Dopo il sale era il momento di togliere il letame dalla stalla. Il nonno afferrava il badile, lo affondava nella canaletta e scaricava “la grasa” nella carriola che andava a svuotare sulla “cort” fuori della stalla. Era letame, ed aveva l’odore del letame. Ma serviva e lì doveva stare. Che non si buttava via nulla ed era il migliore concime per i campi. A pulizia terminata era il momento di portare da bere alla vacca con la grande vasca di metallo. E la vacca beveva di gusto mentre il nonno portava in casa il secchio pieno di latte. Sopra la credenza c’era il contenitore bianco da un litro. Il nonno lo riempiva a metà e poi me lo dava. “Tò…bevi…”. Era latte che non era minimamente il latte che bevevo abitualmente a casa. Era completamente diverso e squisito. Ancora tiepido, denso e schiumoso. Lo bevevo così, senza nemmeno bollirlo. E mai ho avuto un mal di pancia. Perché nessun mangime oltrepassava la porta della stalla. Solo fieno nella pancia della vacca. Ed il sapore del latte lo testimoniava. La nonna nel frattempo armeggiava preparando il cibo per il maiale. Ed il maiale per me era un mistero. Chiuso nel “porzil” non lo vedevo mai. A volte lo sentivo grugnire minaccioso ed era vietato toccare il chiavistello della porta. Guai se fosse fuggito, riprenderlo sarebbe stata impresa ardua che peraltro capitò al nonno. Impresa che non aveva nessuna intenzione di dover replicare. Del maiale potevo vedere solo il grugno che spuntava dal “naf” quando gli portavamo da mangiare. Lo ascoltavo mangiare avidamente quel cibo preparato con cura. Tutta roba naturale, ed i salami lo avrebbero testimoniato la primavera successiva. Le galline, invece, potevo curarle anch’io che era facile. Bastava aprire il “seraglio” a metà mattina e recuperarle prima di cena. Non occorreva dar loro da mangiare perché erano autonome in tutto. Alla faccia del detto “cervello di gallina”. Mi stupivo di come potessero produrre ogni giorno un uovo. Eppure era così, e ne avevo la conferma ogni mattina quando a andavo a vuotare la cassetta di legno con il fieno. Poi la nonna faceva un buco nell’uovo ed io lo bevevo così. Dal produttore al consumatore. Era un mondo semplice. Di gesti semplici e tramandati da sempre ma che andava spegnendosi giorno dopo giorno. Ero piccolo ma qualcosa intuivo. Un po’ dai discorsi dei nonni ed un po’ dal mio vivere a Belluno, dove potevo vedere avanzare un progresso che a casa dei nonni non sarebbe mai arrivato. La vacca rappresentava un po’ il punto di equilibrio fra un mondo arcaico e la modernità che andava avanzando. Fieno e carriole di letame mentre in casa a Belluno era entrata la TV col telecomando e perfino il Televideo. Andò avanti ancora per poco questo sottile equilibrio fra antico e moderno. Poi vinse il moderno. Dopo l’ultima “becaria” per noi si chiuse un’epoca. Andò in archivio una stagione durata chissà quanti decenni. Tutto finì in quegli ultimi giorni novembre di metà anni ’80. Niente più latte e niente più fieno da rastrellare. Rimasero i larici ed il Pelsa a vegliare quell’angolo di Dolomiti dove il vivere era cambiato per sempre.
LA RACCOLTA COMPLETA
SUL SITO DI RADIO PIU’ LA VIDEO GALLERY
SP 1 MADONNA DEL PIAVE fino a revoca, senso unico alternato regolato da semaforo in località Caorera di Quero Vas per lavori di messa in sicurezza piano viabile
PROVINCIALE 473 CROCE D’AUNE Dal 31 agosto al 12 settembre interidizione totale alla transtiabilità nell’abitato di Pedavena inclusi sabato e domenica
SP473 CROCE D’AUNE In località Gorna di Sovramonte dal 1 al 10 settembre interruzioni temporanee fino a 30 minuti dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 eclusi sabato e domenica
SP1 SINISTRA PIAVE Dal 31 agosto al 4 settembre, rotatoria Bardies-rotatoria Lentiai deviazione della corrente di traffico con direzione Feltre-Belluno lungo la vecchia SP1 in sinistra Piave per l’abitato di Lentiai e Bardies
SP 3 VALLE IMPERINA Tra Corde Mole e Vallasin dalle 8 alle 11.45 e dalle 13.30 alle 17.30 dal 1 settembre all’11 settembre (esclusi sabato e domenica) temporanee interruzioni alla viabilità massimo 30 minuti per esbosco.
SP 29 COL FALCON Tra Col Falcon e innesto strada del Servo dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica escluso) dalle 7 alle 18 interdizione totale alla viabilità per asfaltatura.
SP 641 PASSO FEDAIA A Capanna Bill e a Col di Rocca dal 1 al 30 settembre senso unico alternato regolato da semaforo.
SP 251 VA CELLINA Da Pescul a Selva di Cadore dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica esclusi) senso unico alternato per posa fibre ottiche
REGIONALE 203 AGORDINA IL 1 SETTEMBRE ED IL 4 SETTEMBRE ALLE 8 ALLE 18 A LA MUDA SENSO UNICO ALTERNATO PER RIFACIMENTO LINEA AEREA FIBRE OTTICHE
REGIONALE 203 AGORDINA Dal 1 al 30 settembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
SP 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN DAL 27 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE, DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17, TEMPORANEE INTERRUZIONI DELLA DURATA MASSIMA DI 20 MINUTI IN LOCALITA GAVAZ DEL COMUNE DI VAL DI ZOLDO PER DEMOLIZIONI PARTI PERICOLANTI DI UN EDIFICIO
SR 48 DELLE DOLOMITI FINO AL 30 SETTEMBRE, DALLE 7 ALLE 17, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SALTUARIA ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER PERIODI CONTINUATIVI NON SUPERIORI A 10 MINUTI NEI COMUNI DI CORTINA ED AURONZO DI CADORE PER CARICO SCARICO MATERIALI NECESSARI PER LA POSA DELL’ELTRODOTTO INTERRATO
SR 48 DELLE DOLOMITI DAL 1 AL 30 settembre in località Pocol (Cortina) senso unico alternato, esclusi sabato e domenica
SR 48 DELLE DOLOMITI Dal 1 settembre al 9 ottobre senso unico alternato in località Cernadoi, escluso sabato e domeniche
SR 48 DELLE DOLOMITI dal 1 al 30 settembre esclusi sabato e domenica senso unico alternato tra Cernadoi e Pian Falzarego
Provinciale 40, Val Senaiga-Arina, Comune di Lamon. Dal 1 all’11 settembre (sabato e domenica esclusi) per asfaltatura di tratti stradali INTERRUZIONE alla transitabilità dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. Nei periodi non interessati da chiusure è previsto il senso unico alternato
SP 7 DI ZOPPE’ DI CADORE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI CON BREVI INTERRUZIONI DI MASSIMO 10 MINUTI FINO AL 18 SETTEMBRE, DALLE 7:30 ALLE 17:30 ESCLUSI SABATI, DOMENICHE E FESTIVI INFRASETTIMANALI, PER MESSA IN SICUREZZA DELLA SEDE STRADALE
SP 40, COMUNE DI LAMON. FINO ALL’11 SETTEMBRE, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, POSSIBILI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 30 MINUTI DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17 PER REALIZZAZIONE NUOVA TOMBINATURA. NEGLI ALTRI ORARI ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERI
Precipitazioni: Nottetempo completo esaurimento dei fenomeni (10%). Al mattino precipitazioni assenti (0%). Al pomeriggio qualche piovasco o rovescio (30/40%) sulle Dolomiti, dove il calo termico porterà la neve fino sui 2500/2600 m. Probabilità un po’ più elevata sulle Prealpi (50/60%) con eventuali locali temporali. Cessazione dei fenomeni nel tardo pomeriggio/sera.
Temperature: Senza notevoli variazioni, salvo locali ripresa delle massime nei settori dove il soleggiamento sarà più presente. Sono previste punte di 19/20°C nei fondovalle prealpini e di 14/16°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 11°C, a 2000 m min 5°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 7°C, a 3000 m min -1°C max 0°C.
Venti: Nelle valli leggera ventilazione dai quadranti settentrionali; in quota venti tesi da nord-est al mattino, poi in attenuazione e perlopiù deboli occidentali, a 5/15 km/h a 2000 m e 10/35 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino (0%), al pomeriggio probabilità medio-bassa per piovaschi o rovesci (30/50%), nevosi oltre i 2500/2600 m. Il rischio per convezione d’aria fredda in quota dipenderà dal soleggiamento, maggiore sarà la presenza del sole al mattino e maggiore sarà il rischio di fenomeni al pomeriggio
Temperature: Minime in leggero calo in quota e nelle valli dolomitiche, senza notevoli variazioni nei fondovalle prealpini; massime in leggero calo. Sono previste punte di 16/17°C nei fondovalle prealpini e di 11/13°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 9°C, a 2000 m min 4°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 5°C, a 3000 m min -2°C max -1°C.
Venti: Nelle valli leggera ventilazione dai quadranti settentrionali; in quota venti deboli da sud-ovest al mattino, poi perlopiù occidentali e da nord-ovest a fine giornata, a 5/10 km/h a 2000 m e 10/15 km/h a 3000 m.