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L’INDISCREZIONE confermata dallo stesso presidente della Regione Veneto Luca Zaia: «Sembra che sia arrivata un’offerta, ma devo verificare la mia fonte». Si tratta della seconda procedura dopo che il primo bando era andato deserto.
PER LE TRE RADIO, BARBARA PAOLAZZI
PISTA DA BOB A CORTINA, LE DICHIARAZIONI DI ZAIA
VISTO DA SINISTRA, PER FLORIDIA E’ SEMPRE NO!
“ZAIA NON CONFONDA LA PISTA DA BOB CON I LEGO, STORIA INIZIATA MALE CHE FINIRA’ PEGGIO”
VENEZIA La senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Aurora Floridia, critica il presidente del Veneto, Luca Zaia, per la scelta della pista da bob per i Giochi olimpici invernali Milano – Cortina. Floridia denuncia l’assenza di valori di sostenibilità ambientale ed economica nella decisione governativa. Sottolinea che la pista light, accettata dopo gare deserte, metterà a rischio italiani, comunità locali e atleti, ignorando la sicurezza. I giochi di forza tra partiti contano più della fattibilità dell’opera. Floridia critica i tentativi maldestri di far tornare i conti, definendo il progetto una follia, un caos e un disastro. Promette di contrastare la proposta e si affida al Comitato olimpico internazionale.
PISTA DA BOB LIGHT E STADIO DEL GHIACCIO IN CAVERNA
REDAZIONE
L’architetto Fernando De Simone suggerisce che Cortina potrebbe sfruttare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) o adottare il Project Financing per concentrarsi su progetti innovativi. De Simone cita l’esempio di Como, dove è stato realizzato un impianto di potabilizzazione in caverna sotto il Castello Baradello, in collaborazione con gruppi norvegesi come Weideke, Selmer, Norconsult e Nocon.
Inoltre, l’architetto rivela di aver proposto al Comune di Cortina la realizzazione di uno stadio del ghiaccio, seguendo il modello di quello costruito a Lillehammer. Questo progetto prevedeva la collocazione di uno stadio del ghiaccio, piscine, impianti sportivi e una pista da bob all’interno di caverne scavate nelle montagne circostanti. De Simone sostiene che tutto ciò potrebbe essere realizzato prima delle Olimpiadi, offrendo un’alternativa che non danneggia il paesaggio. Le infrastrutture ipogee proposte, grazie al volano termico, consentirebbero di risparmiare circa il 40% dell’energia necessaria per la gestione di tali strutture, rappresentando un approccio sostenibile e efficiente.
FOTO Lillehammer-Gjøvik-NORCONSULT-arch.Fernando De Simone
