Le attività investigative condotte nella Residenza Anziani di Alano di Piave dimostrano la costante attenzione delle Forze dell’Ordine nella ricerca e repressione delle più gravi condotte illecite perpetrate nei confronti delle “fasce deboli” della popolazione. Le indagini per competenza sono trasferite alla Procura di Treviso ma gli inquirenti collaboreranno con la Procura trevigiana.
BELLUNO Oltre mezzo milione di euro con la promessa di pagare la retta mensile nella loro residenza per il resto della sua esistenza. Dopo alcune operazioni sospette un Istituto di Credito ha informato i Finanzieri bellunesi del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Belluno. Indagini rapide e altrettanto il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Belluno su richiesta della locale Procura della Repubblica, a dare ordine ai provvedimenti nei confronti di due imprenditori, marito e moglie di 29 e 26 anni, della residenza per anziani ad Alano di Piave. Da chiarire le posizioni del Notaio e del medico che ha attestato la capacità d’intendere e di volere dell’anziana settantquatrenne.
dI Moreno Gioli – audio –
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Belluno e condotte dai finanzieri unitamente agli esperti d’area per la protezione delle fasce deboli del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Belluno
IL TENENTE COLONELLO DEI CARABINIERI MARCO STABILE
IL TENENTE COLONELLO DELLA GUARDIA DI FINANZA ALDO TOMADA