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CORTINA Era da tempo che i Carabinieri della Stazione di Cortina d’Ampezzo avevano notato un incremento di furti presso l’ecocentro di Cortina. Anomalo l’oggetto dei furti: componenti tecnologiche e parti informatiche destinate allo smaltimento. A denunciare i furti i responsabili del sito che si sono accorti di più oggetti mancanti ai controlli. Per questo motivo i Carabinieri hanno attivato una lunga serie di servizi di osservazione, ed è proprio durante uno di questi servizi che i militari, mentre si trovavano nascosti nelle siepi, hanno bloccato due soggetti che, durante la notte, avevano fatto ingresso nell’ecocentro per asportare ulteriori componenti informatiche. Fermati ed identificati, i due sono stati poi accompagnati alla Caserma dell’Arma dove poi è stata censita tutta la refurtiva e riconsegnata alla società incaricata per lo smaltimento. Gli autori del reato, due soggetti stranieri, evidentemente attirati dal valore della componentistica soprattutto sul mercato di seconda mano, dovranno rispondere di furto aggravato. La loro posizione è stata rimessa al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Si tratta di un segnale importante in risposta a reati predatori sul territorio che restano un obiettivo primario dell’azione preventiva e repressiva dell’Arma sull’intera provincia.
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