Le Forze di Polizia in campo per prevenire e contrastare fenomeni di irregolarità e degrado nel territorio della provincia.
BELLUNO Quattro fogli di via obbligatorio con divieto di ritorno nei Comuni di Belluno e Sedico per due anni; tre comunicazioni di avvio del procedimento per l’applicazione di analogo provvedimento; controlli su 1023 veicoli (di cui 931 attraverso il sistema elettronico di lettura targhe Mercurio) e identificazione di 297 persone. Sono questi i risultati dell’operazione “Periferie Sicure”, condotta dal 2 al 7 luglio da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e dalle Polizie Locali di Belluno e Feltre e che ha visto l’impiego di 47 operatori, anche con l’ausilio di unità cinofile del Reparto Prevenzione Crimine di Padova. L’attività, pianificata, su indicazione del Ministero dell’Interno, nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, aveva lo scopo di prevenire e contrastare fenomeni di irregolarità e degrado tra cui, in particolare, quello dell’accattonaggio. Particolare attenzione, nell’individuazione degli obiettivi da perseguire è stata data anche alle segnalazioni provenienti dai gruppi di controllo del vicinato attivi in nove comuni della provincia che continuano a rivelarsi estremamente utili nell’attività di prevenzione affidata alle Forze di Polizia. I controlli, attuati sotto il coordinamento tecnico della Questura, hanno interessato i parchi, i mercati cittadini, le stazioni ferroviarie di Belluno e Feltre e gli esercizi commerciali, con particolare riguardo a quelli operanti nel settore delle scommesse e dei giochi. “Gli esiti dell’operazione – ha evidenziato il Prefetto, Francesco Esposito – confermano che, grazie all’attenta presenza delle Forze di Polizia e alla collaborazione dei cittadini, la provincia di Belluno è tra le più sicure d’Italia. E’ un’iniziativa che agisce positivamente anche sulla percezione di sicurezza perché la comunità avverta la presenza e la vicinanza dello Stato. Dobbiamo proseguire con ancora maggiore convinzione sulla strada intrapresa, garantendo sempre la risposta delle Istituzioni di fronte ad episodi o situazioni di degrado che possono turbare la tranquillità della comunità”.