BELLUNO Dopo quelle in Perù (2011) e Messico (2016), quella attuale in Bolivia. Sono le esperienze di Emanuela Mondin, nativa di Milano “4 settembre 1964) ma residente a Quero, nel basso feltrino provincia di Belluno. Missionaria laica “Fidei donum” della Diocesi di Belluno-Feltre è in America Latina da qualche giorno per prestare la propria opera con l’associazione “Fundacion Doña Lucia” nel campo scolastico educativo. L’annuncio è del responsabile del centro missionario diocesano don Luigi Canal. Nel sito chiesabellunofeltre si può leggere fra l’altro che “Nel 2011 ha vissuto un’esperienza di volontariato in Perù della durata di 4 mesi. Nel novembre del 2016, inviata dalla nostra diocesi a servizio della diocesi di Guadalajara in Messico, ha operato presso ‘Villa Infantil’, una casa che accoglie bambini, neonati, abbandonati o orfani, con prospettiva di futura adozione. ‘Villa Infantil’ si trova sulle rive del lago Chapala, a circa 72 chilometri dalla capitale. È una grande ‘casa famiglia’, sostenuta da una piccola comunità di suore messicane e dal volontariato locale”. Ora, dopo un periodo di riposo in Italia, Emanuela è in Bolivia “per partecipare a un progetto di promozione umana come educatrice e animatrice delle comunità indigene. Lavorerà con l’associazione ‘Fundación Doña Lucia’, nata nel 2009 a Aiquile, in Bolivia, con scopi benefici nel campo educativo e ora sostenuta anche dai soci di Valdobbiadene. Il nome è stato scelto in ricordo della madre di Faustino Molina Rojas, ideatore del progetto e presidente dell’Associazione”. Alcuni dati interessanti e molto probabilmente sconosciuti ai più: “ Aiquile è il capoluogo della provincia di Campero e fa parte del dipartimento di Cochabamba, nella parte centrale della Bolivia. Si estende fra le Ande e la foresta amazzonica. Situata a 2.250 metri sul livello del mare, ha una popolazione di circa 16 mila abitanti. L’economia della zona è esclusivamente agricola, condizionata dalla scarsità di piogge. Il territorio attorno al capoluogo è caratterizzato da piccoli centri rurali distanti fra loro, alcuni organizzati in Ayllus, comunità matriarcali con leggi proprie fatte rispettare da un consiglio di anziani. Il 90 per cento della popolazione è di origine Quechua e parla prevalentemente la lingua quechua. La difficile realtà economica spinge all’emigrazione verso le grandi città o gli stati confinanti, come l’Argentina, il Brasile e il Cile. Le caratteristiche del territorio e la scarsità di mezzi della popolazione hanno portato l’associazione “Fundación Doña Lucia onlus” a concentrarsi prevalentemente in aiuti e sostegni economici nel campo dell’educazione: una formazione culturale e professionale è l’unica strada che hanno ragazzi e ragazze per scegliere il proprio futuro e allo stesso tempo migliorare l’ambiente sociale in cui vivono. Le famiglie non hanno la possibilità di acquistare neppure lo stretto necessario per permettere ai bambini di frequentare la scuola che, pur obbligatoria, viene abbandonata quasi subito. A questo si aggiunge la grande distanza che separa le aree rurali dai centri scolastici: per raggiungerli i bambini sono costretti a percorrere anche due ore di strada a piedi. Ancora peggiore la situazione delle scuole secondarie: gli istituti superiori sono presenti unicamente a Aiquile e per poterli frequentare gli adolescenti, provenienti dai piccoli centri rurali, dovrebbero forzatamente vivere nei collegi del capoluogo, pagando una retta insostenibile per le famiglie. Un elemento incoraggiante, per concludere: i progetti, nei quali si è appena inserita Emanuela, sostenuta dall’Associazione “Fundación Doña Lucia onlus”, saranno sostenuti anche dall’Ufficio Missionario diocesano e quindi dagli amici bellunesi e feltrini, ma non solo; almeno questo è l’auspicio!…
NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre e Google): la querese Emanuela Mondin; ragazzini con e per i quali si è impegnata la missionaria; la “villa de los Ninos” a Guadalajara in Messico dove è stata prima della nuova esperienza in Bolivia; il responsabile del Centro missionario diocesano di Belluno-Feltre don Luigi Canal quando anche lui operava in terra di missione