**
fototrappolatura dell’orso di Casera Razzo (dell’8-9 maggio). Si tratta di una fototrappola installata dal Progetto Lince Italia (un’associazione culturale di ricerca senza scopo di lucro, con l’obiettivo principale di studiare, comunicare, gestire e conservare i grandi mamiferi carnivori autoctoni) che collabora con le Università e lavora anche con Carabinieri Forestali e Provincia di Belluno, in uno scambio di dati. Loro, in questo caso specifico Paolo Molinari, installano fototrappole in tutto il Fvg, dal confine con la Slovenia fino all’alto Cadore che confina con la montagna friulana. E proprio una delle fototrappole di Molinari è quella che ha beccato l’orso. FOTO Molinari
Un orso di passaggio ha fatto scorpacciate di miele, in Val di Zoldo. L’incursione del plantigrado è avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì (15-16 maggio), a Fornesighe. L’animale ha distrutto un intero apiario, mangiando una quantità di miele, favi e fogli di cera, quantificabile in circa 80 chilogrammi. I nuclei di api superstiti sono andati persi a causa del maltempo. I danni per l’apicoltore sono ingenti. Sul posto è intervenuta in sopralluogo la Polizia Provinciale: sono state rilevate impronte e graffi sui telai dell’apiario, riconducibili proprio a un orso. Non è stato rinvenuto invece materiale biologico. Gli agenti hanno posizionato alcune fototrappole sia nell’area dell’incursione sia nella zona intorno, per monitorare eventuali altri spostamenti. Si tratta comunque di un animale di passaggio: solitamente – dicono gli esperti della Polizia Provinciale – sono maschi in dispersione che vanno alla ricerca di nuovi territori; potrebbe trattarsi di un plantigrado della popolazione trentina o slovena. Non è una novità quella del passaggio degli orsi nel Bellunese: nella notte tra l’8 e il 9 maggio una fototrappola a Casera Razzo (Vigo di Cadore) aveva immortalato proprio un esemplare in transito.
Alla luce della recente incursione in Val di Zoldo, la Polizia Provinciale raccomanda agli apicoltori di controllare quotidianamente gli apiari, specialmente quelli collocati in aree distanti dalle abitazioni in queste giornate di fioriture.
lllll