di Mirko Mezzacasa
E’ sempre più chiaro il Presidente Luca Zaia “state a casa” è allarme rosso. Si preservano le terapie intensive, s’organizza il collegamento aereo con la Cina per reperire respiratori e non importa se mancherà il marchio CE di u’ Europa che si dichiara pronta a dare aiuti all’Italia, a dare ciò che chiede l’Italia.Gli ospedali accoglieranno solo le urgenze. Anche De Rigo manda a casa tutti gli operai e chiude la fabbrica, così come Epta, come Clivet, Luxottica continua nella produzione pur avendo cancellato il sabato di flessibilità e promette nuovi interventi di prevenzione per tutelare i lavoratori. In provincia il contagio avanza inesorabilmente sono 66 i positivi (giovedi erano 52), tanti i Comuni con uno o più casi, dal feltrino (la zona più colpita) all’Alpago, da Alleghe in riva al lago fino al Cadore. Quasi 1500 tamponi effettuati sui sospetti, 16 persone ricoverate e 2 dimesse. Le persone in isolamento sono poco meno di 400 (il 10 marzo erano 235). La mappa dei contagi: Belluno 9 come Feltre città, Pedavena 6, Quero e Vas 4, Cesiomaggiore e Lamon 3, Santa Giustina 2, un contagiato a Seren de Grappa, Fonzaso, San Gregorio, Borca di Cadore, Ponte nelle Alpi, Borgo Valbelluna e Sappada. Agli agordini l’invito STARE A CASA perché la situazione non è delle migliori e l’ospedale di Agordo oltre ad essere infettato non ha così tanti posti letto e i contagiati crescono: due casi a La Valle, Taibon, Voltago, un caso a Gosaldo, San Tomaso, Vallada, Alleghe, Colle Santa Lucia. Questi sono i casi noti sui tamponi fatti, poi c’è il resto della popolazione a rischio o potenzialmente contagiata. Sulle strade intensificato il monitoraggio tra chi si crede furbo, chi finge di non capire, chi non ha capito. Ieri la morsa dei Carabinieri e Forze di Polizia ha portato a un migliaio di verifiche e se i negozi le regole le rispettano per strada non succede, 9 le denunce per il mancato rispetto delle misure anti-contagio. Da Cortina, Auronzo, da Falcade con il sindaco Michele Costa gli appelli ai proprietari di seconde case: “statevene a casa vostra”, le montagne saranno anche appetibili ma non sono certo il luogo ideale per la quarantena di possibili portatori “sani” di Coronavirus. Il decreto del Presidente Conte è chiaro: limitare gli spostamenti, sono state molte le segnalazioni di cittadini ai sindaci di proprietari di seconde case che si stanno trasferendo eludendo le imposizioni governative. Dolomitibus taglia le corse, Belluno regala i parcheggi e regola l’accesso ai parchi, i volontari scendono in campo per aiutare persone sole e anziani.