BELLUNO Nel numero zero del bollettino epidemiologico redatto dall’Ulss1 Dolomiti sono pubblicati di grafici con riferimento alla pandemia di covid19. Al momento della redazione del Bollettino erano disponibili i dati di mortalità generale del primo semestre 2020, intuitivamente riconducibili almeno in buona parte alla pandemia di covid-19: fino a giugno 2020 il Bellunese ha avuto una “performance” decisamente superiore al resto della regione, con un numero di decessi addirittura lievemente inferiore (-2%) rispetto alla media relativa allo stesso periodo del triennio precedente, nonostante un vistoso picco di decessi fra marzo ed aprile 2020. Va purtroppo precisato che i dati aggiornati alla seconda ondata pandemica autunnale, forniti in questi giorni da Azienda Zero, hanno riportato anche nel nostro territorio, al pari del resto del Veneto, un consistente aumento del numero di soggetti deceduti nell’autunno 2020 rispetto alla media dello stesso periodo nel triennio precedente. Le due ondate pandemiche, primaverile ed autunnale, di covid-19, hanno infatti interessato il territorio delle Dolomiti con andamento parallelo al resto del Veneto e dell’Italia, con interessamento precipuo, sia in termini di numero assoluto di casi che di tassi d’incidenza, di alcune specifiche aree della provincia: è questo il caso, ad esempio, di Cadore e Comelico, con particolare riferimento alla seconda ondata.
Nella fotografia di copertina la situazione ospedaliera dal 1 settembre ad oggi ma anche dei decessi totali. Con riferimento ai positivi (linea verde) si può notare la graduale crescita fino a pochi giorni fa e poi un segnale distensivo che abbassa la media dei positivi e punta decisamente verso il basso.
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