ARCHIVIO GIULIANO LAVEDER
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PAOLA DEL DIN (101 ANNI FA NASCEVA A PIEVE DI CADORE, IL PAPA’ ERA DI RIVAMONTE)
In un’intervista che ci porta indietro nel tempo, Paola Del Din, figura simbolo della nostra storia recente, racconta con passione e lucidità il suo coinvolgimento nelle vicende che hanno segnato la nascita della Repubblica Italiana. Un testimone diretto dei giorni cruciali che portarono alla redazione della Costituzione, Del Din ricorda con emozione il momento in cui, nel 1946, si trovò a esprimere il suo voto per la scelta tra monarchia e repubblica.
«Votai monarchia» dice Paola, con un tono che rivela il forte senso di responsabilità che l’ha sempre contraddistinta. «Non vedevo persone affidabili all’orizzonte, ma col tempo ho imparato ad apprezzare personalità come Einaudi e De Nicola, figure che, secondo me, incarnavano veramente lo spirito di un’Italia che si stava ricostruendo e rinascendo».
Del Din si sofferma anche su uno degli articoli che più l’hanno colpita nella Costituzione, l’articolo 52: «Il 52 è quello che amo di più, è la difesa del Paese, la garanzia che ogni cittadino è chiamato a difendere la propria patria, non solo in tempo di guerra, ma come principio di responsabilità civica».
L’articolo 52 della Costituzione italiana stabilisce infatti che “La difesa della patria è sacro dovere del cittadino”, una norma che ha sempre avuto per Paola Del Din un significato profondo di unità e di responsabilità collettiva. Un pensiero che, con gli anni, ha accompagnato il suo impegno civico, sempre attenta a difendere e promuovere i valori democratici che fondano il nostro Paese.
Un incontro con Paola Del Din ci permette di rivivere quei momenti decisivi che hanno forgiato la nostra democrazia, con il contributo di chi ha creduto e continua a credere nei principi che hanno dato forma all’Italia di oggi.