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ROMA Papa Francesco ha accolto le comunità del Vajont in udienza privata in Vaticano. Il Pontefice ha ricordato il disastro del 9 ottobre 1963, esprimendo commozione per le vittime ma elogiando anche la dignità e la forza di chi ha ricostruito Longarone. Ha citato San Francesco, esortando al rispetto della natura e condannato l’avidità che porta distruzione. Il messaggio è stato accolto con emozione dalla comunità, e il sindaco di Longarone ha commentato positivamente l’occasione per pregare, riflettere e condannare la logica economica contro la natura. La comunità ha donato al Papa un pastorale, una maglia del Longarone calcio e prodotti locali. Successivamente, la comunità ha partecipato a una messa in basilica di San Pietro. Il sindaco ha annunciato un progetto formativo per coinvolgere i giovani nella memoria del Vajont. A Roma era presente anche una rappresentanza della comunità economica bellunese con la Vice Presidente Nadia Zampol e il Segretario Generale Romano Tiozzo della Camera di Commercio Treviso-Belluno. L’occasione – ha ricordato Nadia Zampol – è stata straordinaria. E’ sempre un’emozione incontrare il Santo Padre che nella sua fragilità dimostra una grande forza e una bellissima testimonianza di richiamo alla speranza perché i disastri causati dall’uomo non si ripresentino più. Oggi ogni nostra azione, ogni nostra impresa, ogni nostro sforzo per costruire una condizione umana migliore deve partire dal rispetto delle persone e dall’amore verso tutto ciò che ci circonda”
Michele Giacomel, presidente associazione Vajont il futuro della memoria
Arnaldo Olivier superstite