******
AGORDO Al via da domani i lavori di restauro della cancellata e del gruppo scultoreo del giardinetto delle statue di Villa Crotta de’ Manzoni. Il progetto è stato predisposto dagli architetti Massimiliano Dell’Olivo, Andrea Rizzardini e Claudia Parissenti per volontà dell’attuale proprietario il Dott. Luca de’ Manzoni Matteucci. Il cantiere che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Agordo e di Ad Agordo Proloco andrà ad intervenire su uno dei gioielli artistico architettonici della nostra provincia. Si tratta infatti dell’unico gruppo scultoreo barocco in pietra Dolomia. I “Pop” o i “Mut” (perché impossibilitati a parlare) dei Crotta come vengono chiamati in agordino, sono sedici figure tra le quali emerge quella del committente Alessandro Crotta in abiti seicenteschi, attorniato dal suo “Olimpo” composto da quindici figure mitologiche di Dei ed Eroi classici.
Il cantiere scuola di restauro
I lavori saranno realizzati con il contributo del Centro Consorzi e di Pietra Dolomia (marchio registrato da SEVIS S.r.l.). Quest’anno verrà eseguito il restauro delle prime quattro figure della cancellata, sino all’ingresso verso Piazza Libertà. Si tratta delle statue di Sisifo, Anfitrite, Meleagro e Afrodite. Sui ponteggi installati dalla ditta DBM di De Bettin Maurizio l’impresa ADR restauri di Antonio Da Ronch procederà al recupero di questa prima porzione della cancellata. Da Ronch supervisionerà inoltre quale docente gli studenti del corso di “Tecnico del restauro di beni culturali” organizzato dal Centro Consorzi. La speranza è quella di poter ripetere l’esperienza ogni anno, di modo da recuperare in questo modo la totalità dell’opera.
Svelato l’autore dell’opera: lo scultore Fedele Raggi
Fino ad oggi si era creduto che gli autori del gruppo scultoreo fossero degli scalpellini di Cencenighe Agordino oppure un anonimo scultore lombardo. Durante il progetto di restauro, grazie ad una ricerca bibliografica del Dott. Patrizio De Ventura, è stato scoperto all’interno dei registri degli atti contabili del “Fondo Crotta” il nome dell’artista che realizzò le statue.
“Fedel Raggi scultore” […] “P(er) suo salario d’aver servito a far le statue di pietra dal 29 marzo 1680 sino questo dì sono mesi n. 24 e giorni n. 22 […] 1525 (soldi)”
(Archivio Crotta, 22 aprile 1682)
Una breve biografia dell’artista:
Fedele Raggi, Figlio di Andrea e di Antonia Catanei, nacque a Roma nella prima metà del seicento (S. Lorenzo ai Monti, Stati delle anime, 1634-49). La famiglia era originaria di Vico Morcote, paesino svizzero sul lago di Lugano, e giunse a Roma nel 1626 come molte maestranze ticinesi attirata dai cantieri barberiniani diretti da Carlo Maderno. Il fratello maggiore Antonio collaborò a Roma con gli scultori Francesco Fontana, Alessandro Algardi e Gian Lorenzo Bernini del quale divenne allievo prediletto ed esecutore di opere come la statua del Danubio nella fontana dei quattro fiumi di piazza Navona e l’Angelo della Colonna su ponte Sant’Angelo. Di Fedele restano a Roma dei medaglioni con ritratti funerari nella cappella Accoramboni in S. Andrea delle Fratte, per i quali venne saldato con dieci scudi il 20 settembre 1667. Lo ritroviamo a Venezia quando Alessandro Crotta gli pagherà il viaggio per Agordo giungendovi il 29 marzo 1680 incaricato di realizzare le 16 figure che adornano i pilastri della cancellata verso la piazza del paese.
*********