BELLUNO La provincia di Belluno presenta un progetto per la creazione di passaggi faunistici allo scopo di arginare il problema degli incidenti stradali, in collaborazione con Veneto Strade. Un progetto in ritardo di almeno un ventennio, preceduto da moltissimi incidenti, anche mortali e da una critica severa e doverosa da parte della popolazione bellunese. “La domanda che ci poniamo ora – dice Cristiano Fant, portavoce di Europa Verde Belluno – alla luce dei tanti progetti passati mai realizzati dagli uffici provinciali é la seguente: saranno ancora una volta promesse da marinaio, oppure vi sarà un seguito concreto alle parole? Perché sembra che, quando si parla di tutela degli animali amministrazioni comunali e provinciali non siano molto interessate a realizzare quanto previsto dalla legge. Dalla violazione della Legge Regionale 50/93 da parte della Provincia a quella della Legge Regionale 60/93 da parte delle amministrazioni comunali, l’interesse per il benessere animale, regolarmente normato, non sembra trovare casa sul territorio tanto é vero che nel proclama della Provincia sul tema non si parla di tutela dei selvatici ma solamente di sicurezza stradale, rilevando come l’impatto per l’animale risulti secondario. Tanto si evince anche dalla posizione del delegato all’Ufficio Caccia e pesca che ritiene inutile la realizzazione di un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) che andrebbe a soddisfare quanto la norma prevede nel rispetto della gia citata L. R. 50/93. La realizzazione dei corridoi faunistici – chiude Fant – é fondamentale e andrebbe ricordato sempre, non solamente per evitare gli incidenti stradali ma anche per non permettere la frammentazione della biodiversità e mantenere intatte le bellezze del territorio bellunese, mai abbastanza considerate e tutelate se non in termini commerciali”
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