Scritta da Francesco un mese prima della sua morte, e ritrovata dopo nove mesi nel cestino della carta straccia da Carla, sua sorella. Leggetela, non è una poesia qualsiasi, è un messaggio che ci manda Francesco, là dallo spazio in cui è ora, per darci coraggio in questi giorni strani. Grazie, amato, tenero poeta.
PENSA!
La vita ch’è,
meravigliosa questione di qualcosa.
Di tempi e luoghi.
Momenti.
Disastri.
Acqua a sciacquarli.
E terrori mai visti!.
Con vita però ancora.
Con vita però ancora.