BELLUNO La velocità dei veicoli è al centro del problema degli incidenti stradali. Più in particolare, la velocità eccessiva o inappropriata è un fattore di rischio fondamentale delle lesioni stradali. Dopo le dichiarazione del Prefetto di Belluno Mariano Savastano dove aveva dichiarato che per contenere gli incidenti in provincia di Belluno bisogna installare nuovi autovelox, l’associazione Altvelox si fa sentire e non è dello stesso pensiero. “C’è il sospetto che gli autovelox svolgano il ruolo di bancomat per le casse comunali – dicono gli avvocati di Altvelox – Proventi importanti si trovano per esempio anche a Quero Vas, Arsiè e Colle Santa Lucia, nel Bellunese, dove si passa per raggiungere il passo Pordoi. Tre piccoli Comuni che assieme fanno 5000 abitanti, nel 2021 hanno incamerato una piccola finanziaria di 1.640.132,81 Euro… non male diremmo se non fossero soldi dei contribuenti. Anche in queste realtà i vigili non hanno visto nemmeno una cintura slacciata o un guidatore che parlava al cellulare, parcheggiava in modo vietato, si prendeva una precedenza non dovuta o commetteva qualsiasi altra infrazione stradale. A Colle Santa Lucia accade infatti che non risulta incassare un euro, nemmeno da chi è uscito fuori strada rovinando un guard-rail (caso in cui scatterebbe in automatico una multa di 42 euro per “danneggiamento di opere o piantagioni” in base all’articolo 15 del Codice della strada) in un incidente rilevato dalla Polizia provinciale”. “Le strade urbane ed extraurbane spesso non sono in buone condizioni, con buche sull’asfalto e marciapiedi dissestati che provocano incidenti. Vi sono diverse ragioni che compromettono la qualità del manto stradale e la viabilità: l’escursione termica, le radici degli alberi particolarmente robuste, la ripetuta circolazione stradale di mezzi pesanti, oltre all’eventuale scarsa manutenzione degli amministratori che hanno la responsabilità di tutelare l’ambiente e mantenere in buone condizioni le strade. Un problema che riguarda non solo automobili e motociclette, ma anche pedoni e ciclisti – continua l’associazione – Abbiamo coinvolto per le questioni anche qui trattate, seppur in forma generica, vari parlamentari di tutte le aree politiche al fine di capire dove si voglia arrivare e quanto le Amministrazioni Locali possano essere lasciate libere di “spremere” i cittadini come limoni. Il rispetto del codice della strada e delle regole della prudenza non sono qui in discussion, sono alla base del nostro impegno sociale e per tale le faremo sempre rispettare”.
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