di RENATO BONA
Atti di eroismo sul fronte del Piave nella Grande Guerra
Proseguiamo il nostro “viaggio” tra le medaglie d’oro bellunesi al valor militare, con l’insostituibile fonte di notizie che è il “Quaderno storico numero 5” realizzato da Emanuele D’Andrea per i tipi della Tipografia Tiziano di Pieve di Cadore nel 1993. GIACOMO CAMILLO DE CARLO, classe 1892, veneziano ma originario di Calalzo di Cadore, tenente di cavalleria del reggimento lanceri di Firenze, osservatore del l. Gruppo aeroplani è stato insignito della medaglia d’oro (decorato anche con due medaglie d’argento ed una di bronzo) che gli venne conferita “motu proprio”dal Re d’Italia il 30 agosto 1918, con questa motivazione: “In un momento grave e decisivo per le sorti d’Italia, offrivasi per primo, con sublime ardimento, per farsi trasportare, di nottetempo, in aeroplano, al di la del Piave, per iscoprire direttamente quanto il nemico macchinasse in quel lembo di Patria strappatoci. Per quasi tre mesi, sostenuto dal vigile affetto delle popolazioni, ma sospettato e ricercato dalla polizia nemica, riusciva, vivendo vita di leggenda, a mandare preziose informazioni e ad organizzare un efficace servizio. Falliti i tentativi di ritorno per via aerea, scelse quello del mare, rientrando per riferire di persona e per offrirsi nuovamente al rischioso cimento. Fulgido esempio di valore e di audacia, rinnovava imprese che già nei tempi tristi della straniera tirannide, avevano fatto tremare gli oppressori ed aperto la via alla redenzione. Fronte del Piave,giugno-agosto 1918”. Lo storico D’Andrea ricorda che De Carlo operava nella zona di Fregona e che “Nel Vittoriese agivano anche e con gli stessi intenti , Alessandro Tandura di Vittorio, per l’VIII Corpo d’armata (pure decorato di medaglia d’oro), don Apollonio Piazza, di Vigo di Cadore (insignito con Croce di guerra) e le informazioni venivano trasmesse mediante l’uso di piccioni viaggiatori”.
NELLE FOTO (riproduzione dal libro di D’Andrea e sito sentinellelagazuoi): il cadorino Giacomo Camillo De Carlo: i piccioni viaggiatori utilizzati nella Grande Guerra.