L’invito (pubblicato anche sul Vostro quotidiano il 20 u.s.) recentemente rivolto al volontariato, da parte del Governatore del Veneto, per delle “vacanze in montagna da volontari”, finalizzate a contribuire alla sistemazione ambientale delle zone montane, colpite dal maltempo nell’autunno scorso, può essere favorevolmente accolto alla condizione che il dott. Luca Zaia chieda al Governo una parte dei miliardi che sta utilizzando soprattutto per l’assistenzialismo, per poterli invece finalizzare ad un “progetto di lavoro nelle Terre Alte del Bellunese”. Al volontariato non servono molti solleciti, dal momento che ogni giorno è a disposizione e attivo per le persone e per l’ambiente, necessita invece di una maggiore attenzione e sostegno da parte delle istituzioni pubbliche, soprattutto per non far cancellare il quarantennale prezioso ruolo del CSV di Belluno. Governo, Regione, Provincia e Comuni, consapevoli che i pesantissimi e onerosissimi disastri di fine ottobre 2018, non potranno mai trovare soluzione unicamente con l’impegno dei volontari, da subito dovrebbero (devono) insieme a Cgil Cisl Uil e alle rappresentanze degli imprenditori, definire (riprendendo e aggiornando la proposta che Giuseppe Di Vittorio nel 1949 propose per la rinascita dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale) un “piano economico e costruttivo per la rinascita delle Terre Alte”.