DI RENATO BONA
BELLUNO La Caritas della Diocesi di Belluno-Feltre non perde l’occasione del tempo liturgico dell’Avvento per proporre alle comunità un percorso di formazione e riflessione che – come si può leggere nel sito diocesano “chiesabellunofeltre” a firma del diacono Francesco D’Alfonso – intende porre al centro “la necessità di passare dall’io al noi”, con iniziative di carità operosa nei confronti dei più deboli. Ecco che, sulla base del tema voluto da Papa Francesco per la sesta “Giornata mondiale dei poveri”, le comunità dei fedeli sono sollecitate “ad interrogarsi sul proprio impegno a superare il personalismo e l’indifferenza e a discernere con quali modalità servire i più deboli… affinché la salvezza diventi visibile nella nostra vita e nelle nostre relazioni”. In questo contesto, la Caritas di Belluno-Feltre propone ai volontari delle Caritas parrocchialie a quanti altri intendano condividere questo impegno, un incontro di formazione per sabato 3 dicembre prossimo, dalle 15 alle 18, d operatori delle Caritas parrocchiali e delle associazioni solidaristico-.caritative sul tema di cui si è detto sopra: “L’altro mi interessa”. I lavori – l’animazione sarà a cura di don Davide Schiavon, direttore della Caritas diocesana di Treviso – si svolgeranno nella sede dell’istituto salesiano “Agosti” di Piazza San Giovanni Bosco di Belluno. E’ annunciata la partecipazione del vescovo mons. Renato Marangoni che presiederà a partire dalle 18,30 la celebrazione della messa nella vicina parrocchiale di don Bosco. Dalle 19,30 buffet nei locali dell’Oratorio e dalle 20,30, in chiesa, il concerto di cori “Voci per la pace”. Leggiamo ancora D’Alfonso, direttore dell’Ufficio pastorale diocesano per la carità oltre che collaboratore pastorale della parrocchia di Bolzano Bellunese: “La terza domenica di Avvento, quest’anno l’11 dicembre prossimo, tradizionalmente considerata la ‘Domenica della carità offre un’occasione preziosa per sensibilizzare le comunità cristiane alle necessità di chi vive situazioni di disagio e di sofferenza, non solo qui nel nostro territorio, ma anche in luoghi del mondo divenuti veri e propri calvari per una umanità debole e dimenticata, particolarmente nell’Ucraina, dove milioni di persone vivono in condizioni terribili, con scarsità di cibo, senza acqua né elettricità né cure mediche”. In concreto viene suggerito di guardare ad alcuni obiettivi: sostenere i servizi Caritas di parrocchie e foranie, particolarmente i centri di ascolto; partecipare all’impegno della Caritas diocesana per l’emergenza Ucraina; sostenere l’accoglienza e l’inclusione sociale dei migranti e dei rifugiati molti dei quali vivono in un vero e proprio limbo. Conclude con l’annuncio che la Caritas diocesana è a disposizione delle Parrocchie e dei Coordinamenti foraniali per incontri e momenti formativi.
NELLE FOTO (riproduzioni dal sito “chiesabellunofeltre” e Renato Bona): il programma dell’iniziativa formativa Caritas; la sede dell’istituto “Agosti”; la parrocchiale bellunese di San Giovanni Bosco; il vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni; il direttore della Caritas di Treviso don Davide Schiavon; il direttore della Caritas di Belluno, diacono Francesco D’Alfonso.