ROMA ‘L’ipotesi di declassamento delle sedi Inail di Belluno e Rovigo non trova conferma in provvedimenti o progetti assunti dall’Istituto’. Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha risposto ieri alla Camera all’interrogazione presentata la settimana scorsa con cui il deputato veneto del PD, Roger De Menech, chiedeva informazioni sulla sorte degli uffici Inail nei due capoluoghi. ‘Non sussiste alcuna ipotesi attualmente allo studio di rivisitazione del modello di erogazione dei servizi che implichi un intervento organizzativo di declassamento delle sedi locali di Belluno e Rovigo’, scrive il ministero spiegando che un eventuale depauperamento non sarebbe coerente con il principio di capillarità e accesso alle sedi istituzionali – viste le caratteristiche dei due territori provinciali e neppure con gli interessi dell’Istituto considerato il portafoglio di rendite e malattie professionali attualmente gestito. ‘Non è stata sottoposta dalla Direzione regionale Veneto alcuna ipotesi di variazione dell’articolazione delle direzioni territoriali di competenza’, continua il ministero. ‘L’Inail pertanto, sollecitata dal Ministero, ha confermato che – allo stato – non sussistono iniziative atte alla rivisitazione del modello organizzativo sui territori provinciali di Belluno e Rovigo’. «Le rassicurazioni del ministero, anche rispetto alla vigilanza sulle iniziative dell’Inail in futuro, sono positive», afferma De Menech. «Tuttavia è stato corretto andare a fondo della vicenda per dipanare ogni dubbio, evitare il propagarsi di voci e informazioni non corrette e mantenere alta l’attenzione sui presidi periferici dello stato».