BELLUNO Afferrato, tirato fuori di casa, pestato a calci e pugni fino mandarlo in ospedale con costole e naso rotto, quindi la fuga dei malviventi (dall’accento dell’est Europa) a mani vuote. Non hanno portato via niente. I carabinieri, stanno indagando sulle botte da 21 giorni di prognosi a Simone Menegon in Nevegal, non trascurano piste alternative al tentativo di rapina ipotizzato in prima battuta dalla stessa vittima. Sono in corso degli accertamenti nell’ambiente del lavoro e delle amicizie del 37enne bellunese, per capire se per caso abbia dei nemici o un regolamento di conti, non è da scartare la possibilità che l’eventuale mandante abbia clamorosamente sbagliato persona perché Simone, giardiniere di professione è persona pacifica che non ha problemi con nessuno
IERI ALLA RADIO
AGGREDITO SULLA PORTA DI CASA, IMPRENDITORE IN OSPEDALE CON UNA PROGNOSI DI OLTRE 20 GIORNI
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
BELLUNO Il quotidiano bellunese apre oggi le cronache da Belluno con questa sconcertante notizia. Un uomo è stato aggredito in casa a scopo di rapina. Due uomini lo mandano all’ospedale con un paio di costole e il naso rotti e un occhio nero. Ma non riescono a portare via niente, anzi devono svignarsela a piedi. Simone Menegon, titolare dell’impresa omonima che si occupa di cura e manutenzione del paesaggio, è stato picchiato nel tardo pomeriggio di mercoledì, appena fuori dalla sua abitazione di via Nevegal. Ne ha prese tante da sconosciuti mai visti prima ed è riuscito soltanto a buttarli a terra… Ha però avuto la forza di chiamare con il telefonino il padre, che in quel momento non era in Nevegal, ma si è fiondato sul colle per fornirgli i primi soccorsi, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, oltre che dei carabinieri…
l’articolo completo sull’edizione odierna del Corriere delle Alpi