FELTRE «Il nuovo provvedimento dell’Amministrazione di revisione del Piano del traffico genera delusione e sconforto». Questo il commento della Consulta Confcommercio di Feltre, riunitasi per esaminare gli esiti del dibattito pubblico sul tema e sulla Deliberazione della Giunta volta a modificare il sistema viabilistico del centro cittadino. Gli operatori commerciali non intendono nemmeno entrare nel dettaglio dei provvedimenti, quanto invece evidenziare con amarezza come la materia sia stata affrontata in modo preconcetto e senza la volontà di un vero confronto. «Abbiamo sempre ribadito in tutti gli incontri a cui abbiamo partecipato che l’isola pedonale fatta in queste condizioni e in questa maniera sarebbe stata dannosa per la città di Feltre. Una pedonalizzazione affrettata senza un progetto generale di riqualificazione del centro sia a livello di immagine sia a livello economico e turistico. È mancato un progetto forte sulla città nel suo insieme e sul commercio in particolare. Era necessario fare un percorso con una serie di step che avrebbero portato alla fine ad un’eventuale pedonalizzazione. L’intento doveva essere quello di trovare un assetto ideale nel quale il centro cittadino possa divenire davvero il salotto buono della città, nel quale negozi, pubblici esercizi ed attività di servizio possano svolgere il ruolo che ad essi naturalmente compete di animare vie e piazze. Perché ciò avvenga, però, occorre un piano condiviso e non scelte calate dall’alto, come invece è avvenuto». «La Consulta (con rammarico) riscontra una grave mancanza di considerazione da parte dell’Amministrazione feltrina nei confronti delle esigenze della propria categoria. Si auspicava che si potesse instaurare un rapporto collaborativo. Così non è stato nei confronti della categoria dei commercianti in quanto le decisioni sono state prese senza che l’Amministrazione abbia tenuto in considerazione gli effetti che la politica adottata avrebbe generato nei confronti di attività e negozi».
«Più volte abbiamo sentito ribadire durante i forum organizzati sia dai tecnici della Net Mobility che da Sindaco e Assessori che i risultati di questo PGTU che ha come obiettivi la riduzione dell’inquinamento e la modifica delle abitudini della popolazione (nello specifico evitare che il cittadino utilizzi l‘automobile per gli spostamenti che vanno dai 2 ai 5 km) si avranno in un arco temporale che va dai 7 ai 12 anni ma è del tutto evidente che il sistema commerciale ha necessità di un progettualità immediata capace di sostenerne la sopravvivenza, cosa che – allo stato attuale – sembra davvero a rischio per molti. Inoltre, durante gli incontri con la cittadinanza è stato rilevato più volte la necessità di “dare un’anima alla città, di valorizzarne le peculiarità di luogo di aggregazione sociale e culturale”, ma non abbiamo trovato minimamente ascolto nell’evidenziare i punti di debolezza del piano. Non si è vista una dimensione estetica diversa, una caratterizzazione importante del cuore cittadino, tale da renderlo un luogo piacevole da frequentare creando un’atmosfera e un’immagine nuova. Se da un lato logistica e possibilità di penetrazione verso il centro si sono rivelati inadeguati, dall’altro tali sacrifici non sono stati compensati da un sistema attraente e capace di coinvolgere le varie componenti cittadine. Prova ne è la progressiva desertificazione commerciale con le inevitabili conseguenze dal punto di vista dell’occupazione e della valorizzazione anche in chiave turistica». «Occorre pertanto un radicale e deciso cambio di rotta».