Piano socio-sanitario
I sindaci ottengono il rinvio del parere alla Regione
Risultato positivo per i sindaci bellunesi dall’incontro di ieri a Venezia sul piano socio-sanitario: ottenuto infatti il rinvio del parere, chiesto dalla Regione Veneto, la quale incontrerà la prossima settimana le Conferenze dei Sindaci di tutto il Veneto per l’illustrazione del piano.
A comunicarlo sono Jacopo Massaro e Paolo Perenzin, rispettivamente presidente e vicepresidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 1 Dolomiti: «Non appena ricevuta la convocazione da parte della Regione, – spiega Massaro – abbiamo subito inviato una lettera a Venezia spiegando che non era possibile fornire un parere sul piano, poiché mancavano e mancano tuttora i presupposti. Innanzitutto, non ci è stato ancora illustrato il piano, inoltre non è ancora stata costituita la Conferenza Regionale Permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria».
La Conferenza Regionale Permanente, fino a poco tempo fa, era costituita dai presidenti delle Conferenze dei Sindaci delle allora 21 Ulss veneta; con la riorganizzazione delle aziende sanitarie e con le linee guida pubblicate pochi mesi fa, solamente tre conferenze si sono già adeguate al nuovo sistema, mentre le altre lo faranno nelle prossime settimane.
«Alla riunione di martedì a Venezia, erano stati convocati i tre presidenti “rinnovati” e quelli delle “vecchie” Conferenze. – spiega Perenzin, presente all’incontro – Per questo, il mio intervento si è concentrato soprattutto sul metodo, prima ancora che sul merito, e questo ha trovato concordi tutti i colleghi. Per questo, abbiamo presentato richiesta di rinvio, accolta dall’assessore Luca Coletto».
Il risultato positivo per i sindaci bellunesi è significativo: «Siamo stati convocati per mercoledì 18 luglio a Montecchio, nel Vicentino, per un’illustrazione del piano socio-sanitario, – continua Perenzin – e nel frattempo si procederà all’istituzione della Conferenza Regionale Permanente».
Su una cosa, però, i primi cittadini non mollano: senza il parere dei sindaci, il piano non può andare avanti. «Il parere della Conferenza Permanente ha pari dignità della Quinta Commissione Sanità in Regione, non si può pensare che il nostro ruolo sia solo quello di essere ascoltati in audizione in Commissione: la Conferenza Permanente ha un ruolo attivo in questo processo, senza il suo parere l’iter del piano non può proseguire», conclude Perenzin.
Per il parere sul piano, ci sarà poi da attendere l’esito della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 1 Dolomiti: «Una volta che la Regione ci illustrerà il piano, – spiega Massaro – lo porteremo davanti all’esecutivo, ne discuteremo, e solo una volta avuto il mandato dai sindaci potremo esprimere un parere definitivo».