inviato da Ylenia Vassere
La Panace di Mantegazza (Heracleum Mantegazzianum, Hogweed in inglese) è un’ombrellifera che può raggiungere i 2.5-4 metri d’altezza nell’arco di una stagione vegetativa, le sue foglie hanno grandi dimensioni ( molto più grandi di quelle “simili” che normalmente troviamo nei nostri prati) , profondamente divise, con piccoli ricchi di aculei.
Le infiorescenze, larghe anche mezzo metro, fioriscono in estate e le radici sono tenaci a tal punto che nemmeno Vaia è stata in grado di estirpare completamente e in alcuni luoghi , purtroppo, hanno fatto la loro ricomparsa anche quest’anno in Agordino.
E’ una pianta originaria del Caucaso, introdotta dagli inglesi a scopo decorativo quando ancora non si era a conoscenza della sua pericolosità e rapidamente diffusasi lungo i corsi d’acqua di tutta Europa. E proprio lunghi i corsi d’acqua dell’Agordino già era stata avvistata tra Cencenighe e Listolade e segnalata ufficialmente gli scorsi anni (zona La Stanga lungo la Statale Agordina nel 2006).
Si tratta di una pianta pericolosa, perché il contatto con i fiori crea uno stato infiammatorio (fitofotodermatite) caratterizzato da arrossamenti, rash cutanei e lesioni papulovescicolari anche persistenti ed è anche una pianta invasiva in grado di diffondersi velocemente e considerata una delle specie vegetali più dannose in Europa.
Attualmente in Agordino sono presenti tre esemplari lungo il torrente Missiaga, zona Crostolin di Agordo e sono sopravvissute incredibilmente alla furia della tempesta di Ottobre che ha portato via metri di argine ma non è riuscita a scalfirne le radici che continuano a produrre piante e infiorescenze (vedi foto)