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di Brunella Moro
RIVAMONTE Piccole donne. Un titolo che risuona profondamente in questi giorni pesanti dove le donne ancora sono protagoniste al contrario. Ma sabato sera questo titolo ha dato vita ad uno spettacolo teatrale straordinario, dove la compagnia trentina “Ttm” ha rappresentato la celebre storia delle sorelle March, dando vita a una recita e a un musical talmente sentito e perfettamente eseguito da catturare il numerosissimo pubblico presente in sala alla casa della Gioventù, facendo scrosciare a lungo gli applausi.
Una famiglia di donne, con i loro sogni, le loro fragilità, la sopportazione, la malattia, il coraggio. Uno spettacolo il cui contributo per chi ha partecipato sarà devoluto alla associazione Belluno Donna, che dal 2003 si prende cura a Belluno delle donne che subiscono violenza e hanno il coraggio di uscire allo scoperto e farsi aiutare. www.bellunodonna.it, il sito a cui rivolgersi per consultare i loro servizi.
Uno spettacolo voluto da Presidio Libera agordino Lucia Precenzano Salvatore Aversa, presentato dal direttivo di Belluno Donna insieme a numerosi sponsor del territorio di Rivamonte.
Dignità alle donne.
Prima dello spettacolo “Piccole donne” c’è stato un intervento da parte delle rappresentanti dell’associazione Belluno Donna per presentare brevemente la propria attività, ma anche per leggere il comunicato redatto congiuntamente dai Centri antiviolenza del Veneto in seguito al ritrovamento del corpo senza vita di Giulia Cecchettin uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Vi proponiamo il comunicato integrale
COMUNICATO DEI CAV DEL VENETO
Continuavamo a sperare anche se lo sapevamo, Giulia è stata uccisa. Troppi i segnali anche se lui veniva raccontato come un bravo ragazzo. Ma sono ancora loro, i maschi, che uccidono le donne. Bravi, cattivi, belli, brutti, ricchi, poveri, italiani, stranieri. Sono tutti UOMINI. La misura è colma. Non ne possiamo più di consigli paternalistici su come (non) vestirci, come comportarci, consigli di non bere e ubriacarci alle feste perché rischiamo: le ragazze e le donne hanno il diritto di essere libere di vivere e fare le proprie scelte Molte, troppe donne vivono nella paura, con il rischio di subire violenza o venire uccise. A quanto pare non bastano centinaia di donne e ragazze uccise perché in questo paese cambi qualcosa. Siamo stanche delle solite leggi repressive che non servono a nulla, siamo stanche, da attiviste dei centri, di parlare di violenza maschile e sentirci rispondere che non tutti gli uomini… Invece di ricordare che sono SEMPRE gli uomini. Siamo stanche di inaugurare panchine rosse nei Comuni mentre, quando una donna ha bisogno di essere accolta, non riceve risposte e rimane sola con noi. Siamo stanche che quando una donna denuncia non sia creduta o sia giudicata una cattiva madre o una cattiva moglie perché non pulisce o cucina come si deve. Siamo stanche del pinkwashing (ipocrisia) che fa sì che il 25 novembre diventi una gara a chi organizza l’evento più bello, e si riempie la bocca di parole; solo il 25 novembre appunto, mentre ci si dimentica che donne e bambini subiscono violenza ogni giorno. Siamo stanche che nei casi di violenza e femminicidio si scateni sempre la peggior stampa morbosa, sensazionalistica e affamata di click, a tutti i costi. Siamo stanche di avere a disposizione un solo euro al giorno a donna per fare tutto quello che le altre Istituzioni non fanno!
Diciamo basta, basta davvero!!
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