Il Capocomune di La Rocia, Valerio Davare, invita a guardare al futuro con entusiasmo e partecipazione. Valorizzare il nostro territorio, ammirare la sua bellezza e accogliere i turisti come arricchimento sono le chiavi per una comunità più unita e prospera.
IL SINDACO, VALERIO DAVARE
Sta per concludersi un anno sicuramente impegnativo per me e per tutta la nuova amministrazione, ma siamo determinati e contenti di esserci messi a disposizione della nostra comunità. Nei nostri piccoli paesi è bello notare ancora l’impegno e la voglia di fare dei nostri concittadini per rendere più bello il nostro comune, abbellendo la propria casa con qualche decorazione, curare i particolari, tenere tutto in ordine e pulito. Penso anche alle decine di volontari che tutto l’anno vigilano su di noi: dai volontari Ambulanza, al Soccorso Alpino, ai Pompieri Volontari e a tutte quelle persone che con spirito altruista donano il loro tempo per la comunità. Credete sia poco?!
Talvolta fermiamoci ad osservare il nostro territorio e la sua gente, apprezziamone la bellezza. Siamo troppo concentrati a lamentarci sulle cose che non vanno e rischiamo di non godere di questo assoluto spettacolo.
Lasciamo perdere gli “scoraggiatori militanti” o i “sottrattori di entusiasmo”, di chi ci dice che saremo gli ultimi e di considerarci dei “sopravvissuti” quasi fossimo una riserva indiana. Consideriamoci invece dei “pionieri” degli “sperimentatori”, che vogliono impegnarsi, investire e vivere nel proprio territorio. Pensiamo a tutti le persone che negli ultimi anni si sono trasferite a Rocca: decine di nuovi abitanti che credono nel nostro territorio e nelle sue enormi potenzialità, anche turistiche.
In questi giorni il nostro comune è invaso da turisti provenienti da tutto il mondo: impariamo da loro. Impariamo a meravigliarci di tutto cio che ci circonda e che troppo spesso diamo per scontato, guardiamo con occhi nuovi i nostri paesi, i nostri boschi, la nostra gente, le nostre montagne.
Dobbiamo imparare anche noi amministratori a governare turisticamente; non a servizio del turista, ma perchè il turismo nel nostro territorio vuol dire tutto, vuol dire far bello tutto quello che ci circonda. Nella Costitutio di Siena del 1309 si legge “Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della citta, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri; per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini”. Guardiamo quindi al turista non come ad uno sfruttatore ma a come un’ esperienza, un arricchimento che ci permette di fare ancor più bello il nostro territorio.
Vi esorto quindi ad iniziare il prossimo anno con vivo entusiasmo, intraprendenza, e partecipazione alla vita della nostra comunità; consideriamoci “pionieri” e non “sopravvissuti”.
Quando passeggerete nei nostri borghi e vedrete una casa vuota, penserete alla rovina o alla prospettiva? La risposta sta nella vostra coscienza…
Qualcuno l’ha pure messo come titolo al proprio libro: “I pessimisti non fanno fortuna” …
Bona fin e bon prinzipio
L Capocomun de La Rocia
Valerio Davare