REDAZIONE Il Cai Veneto l’ha definita l’ultima chiamata. Domenica 24 settembre invita i cortinesi e l’intera Regione a scendere in piazza per dire NO alla pista da Bob da 124 milioni di pubblici euro, che costerà 1,5 milioni di euro l’anno per la manutenzione. In Italia praticano la specialità del bob o slittino in 35, significa che per ogni atleta noi spenderemo 3,5 milioni di euro senza calcolare i costi di gestione. E poi i tempi di costruzioni 40 mesi secondo il dossier del 2019, quindi oggi somma 26 mesi di ritardo. Vogliamo proprio accettare tutto questo?
IL DOCUMENTO DEI CAI, A FIRMA DEL PRESIDENTE RENATO FRIGO
In data 13 settembre 2023 dopo un ennesimo non positivo incontro tra le associazioni di protezione ambientale, tra cui il Club Alpino Italiano con la Fondazione Milano Cortina 2026 e con la Società Infrastrutture Milano Cortina è stato abbandonato il tavolo concertativo ritenendo che: La sostenibilità delle opere non è in alcun modo rispettata, sia per gli interventi programmati sia per una serie di opere accessorie; la VAS è in fase di elaborazione ed è focalizzata solo ed esclusivamente sugli eventi dei Giochi, senza avere una visione globale dei vari siti, Che i costi preventivati sono progressivamente aumentati, senza considerare i costi di gestione delle opere post Olimpiadi; soluzioni alternative alla costruzione ex novo neppure prese in considerazione. Opere pensate per un evento e non per dare valore aggiunto al territorio e alla popolazione locale. Ulteriore aspetto disatteso: la partecipazione ai tavoli di confronto dei portatori di interesse, che sono stati esclusi. Il Club Alpino Italiano, attraverso il Gruppo Regionale Veneto e la Commissione Interregionale Tutela Ambiente Montano Veneto Friuli Venezia Giulia, aderisce alla manifestazione “PISTA DA BOB – ULTIMA CHIAMATA” di domenica 24 settembre 2023 ore 10.30, p.zza Dibona a
Cortina d’Ampezzo, ritendo questo un momento di forte sensibilizzazione, innanzitutto dei cittadini di Cortina che subiranno un “devastante “ cambiamento dell’ambiente e del paesaggio, che della qualità di vita, che provocherà un aumento della fuga da questo territorio, basti pensare che dal 2017 al 2022 la popolazione di Cortina è diminuita di 223 abitanti passando da 5850 a 5627. Una sensibilizzazione di tutte quelle persone, amanti della montagna affinché prendano coscienza che un giusto sviluppo dell’economia montana, non debba passare con la distruzione del nostro patrimonio naturale e trasformi la montagna in un luna park
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